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Brescia
di MARIO RICCI 31 ott 2019 14:12

Primatista a scuola e nello sport

Biennio da incorniciare per la giovanissima di Palazzolo sull'Oglio per la bresciana Elena Carraro che si divide tra scuola, atletica e la nazionale azzurra

Appena 18 anni e una carriera che, all’orizzonte, si profila sempre più rosea. Senza perdere di vista gli impegni scolastici. Campionessa italiana, primatista e - da circa un anno – stabilmente nel giro della nazionale azzurra: si chiama Elena Carraro, bresciana di famiglia palazzolese d’origine, ma che in città ha messo le basi per una doppia carriera. Quella da atleta ma anche da studentessa modello. Nonostante i tanti impegni sportivi, quest’anno dovrà affrontare anche la maturità scolastica visto che è al quinto anno del Liceo artistico Leonardo. E, come se non bastasse, c’è anche una patente da prendere con foglio rosa già in tasca.

Palmares. Nei primi sei mesi dell’anno si è già portata a casa il titolo di campionessa italiana nei 60 metri ostacoli indoor, l’argento ai campionati nazionali di Rieti (outdoor, stavolta) e partecipato agli Europei di Boras in Svezia (l’anno prima aveva preso parte ai campionati in Ungheria). In ultimo, il titolo di primatista italiana nei 50 ostacoli indoor ottenuto a Parma. “Mi rendo conto che di tempo ne ho veramente poco” ci racconta Elena tra una guida e l’altra svolta con la mamma. “È per questo che devo sfruttarlo al meglio, ma il sacrifico ripaga gli sforzi”. E pensare che l’amore per l’atletica è subentrata da grandicella, visto che il primo approccio sportivo è stato con la ginnastica artistica. Ma non ha funzionato. “Mi annoiavo, ho provato anche il volley e il tennis ma poi ho incontrato il mio attuale allenatore Andrea Uberti e ho capito che questa era la mia strada”. Una ascesa costante e anche repentina, che la stessa Elena non si aspettava. “Negli ultimi due anni ho ottenuto risultati che nemmeno potevo immaginare”. E poi il capitolo studio, sul quale i genitori non transigono. “Mi rendo conto che non ha nemmeno il tempo per uscire con i suoi amici – ci racconta il papà Gualtiero – è encomiabile l’impegno che mette nel fare le cose. Esce alle 14 da scuola, si allena per altre due ore e studia la sera. Non è semplice alla sua età avere questa caparbietà e costanza”. Tesserata con l’Atletica Brescia 1950, è già tempo di pensare alla stagione che comincerà a gennaio. Dietro l’angolo subito un collegiale con la nazionale azzurra indoor questo fine settimana a Grosseto. Se da una parte la famiglia le ricorda come “il mondo dell’atletica sia limitato professionalmente parlando” e spostando la conversazione sulla prosecuzione degli studi con l’Università, la velocista bresciana sogna e guarda avanti. “Non saprei nemmeno che facoltà prendere. Vorrei, piuttosto, fare di questa disciplina il mio lavoro. Ce la sto mettendo tutta e continuerò a dare il massimo”. E quel massimo è praticamente dietro l’angolo: oltre a difendere i titoli acquisiti nel corso dell’ultima annata, c’è una partecipazione ai prossimi mondiali di luglio in Kenya da conquistare a tutti i costi. Sempre con la maglia azzurra dell’Italia Under 20.

MARIO RICCI 31 ott 2019 14:12