lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
di REDAZIONE 30 mar 2022 14:39

Pax Christi e il grido di dolore del Papa

L’Assemblea nazionale di Pax Christi, riunitasi tra i comuni di Firenze e di Fiesole il 26-27 marzo 2022, sulle orme di p. Ernesto Balducci, sente vibrare nella mente e nel sangue il grido di dolore di papa Francesco, che è il grido di dolore delle vittime della guerra e di ogni guerra: “tacciano le armi” e “non esistono guerre giuste” (16 e 18 marzo 2022). Con Francesco Pax Christi ribadisce che la guerra è ripugnante, disumana, barbara, sacrilega.

Anche Pax Christi partecipa all’iniziativa Missione Ucraina. Aderisce al documento "STOP THE WAR | Paxchristi", un convoglio che prevede, insieme ad altre associazioni, di arrivare in Ucraina in questo fine settimana. Un modo concreto per dire no alla guerra….  che porterà anche aiuti e medicine, e riporterà in Italia alcune persone profughe. Sarà anche a Genova, sabato 2 aprile alle 15 in piazza san Lorenzo. A fianco dei portuali che si rifiutano di caricare le armi sulle navi. Insieme a tante associazioni locali e nazionali, saranno presenti sia il Vescovo di Savona, mons. Calogero Marino, sia il Vescovo di Genova, mons. Marco Tasca. La marcia si potrà seguire anche sulla pagina Facebook di Pax Christi.

Pax Christi invoca con urgenza che l’ONU possa esercitare la sovranità del diritto internazionale con il potere riservato solo a interporsi fra i contendenti in conflitto, un diritto sancito anche nella Costituzione italiana che ripudia la guerra. Chiede adesso l’intervento d’interposizione dell’ONU in Ucraina, quale unica autorità legittima a fermare il conflitto. Chiede adesso l’adesione dell’Italia al Trattato ONU per la messa la bando delle armi nucleari, insieme alle tante voci che si levano sia dal mondo ecclesiale sia dalla società civile.

Pax Christi crede in un’Europa promotrice di pace, unità, capace di politiche di disarmo di accoglienza, giustizia e salvaguardia del creato, finalmente autonoma da alleanze militari che impediscono la sua vera Unione, mentre l’adesione alla Nato la mantiene in condizione di subalternità ad interessi geopolitici che non sono i suoi. Respinge con vergogna la proposta di aumentare la spesa militare, al 2% del PIL. Respinge con vergogna il proposito dichiarato dalle autorità politiche e governative italiane di fare della produzione e del commercio delle armi “un pilastro” della politica economica del nostro Paese. Fa suoi i ripetuti appelli di papa Francesco per la pace, contro la guerra e le armi: non vogliamo che sia una voce isolata nel denunciare “la bestialità della guerra, atto barbaro e sacrilego!”. Vuole partecipare al cammino sinodale, ponendo al centro dell’essere cristiani il pensiero e l’azione della nonviolenza evangelica, mentre si ricercano pratiche di riconciliazione necessarie prima, durante e dopo ogni conflitto, per sanare le ferite morali e materiali che si generano. E ancora ripete: rifiutiamo la guerra, gridiamo la speranza.

REDAZIONE 30 mar 2022 14:39