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Roma
di REDAZIONE 23 gen 2020 07:54

Dopo Di Maio poteri ad interim a Crimi

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Ieri il ministro degli Esteri ha lasciato il ruolo di leader e responsabile politico del Movimento 5 Stelle. L'incarco nelle mani del senatore bresciano sino agli stati generali del Movimento previsti per marzo

Luigi Di Maio ha rassegnato ieri le dimissioni da capo politico del Movimento cinque stelle. L’annuncio è stato dato al Tempio di Adriano a Roma dove i pentastellati avevano convocato un incontro per la presentazione dei nuovi facilitatori regionali, atto che per Di Maio chiude un ciclo politico e, conseguentemente, anche il suo mandato.

DI Maio nel suo discoro ha ricordato di avere lavorato alla nuova organizzazione del M5s, funzionale a un più massiccio radicamento sul territorio, per un anno. Ha anche sottolineato che con le sue dimissioni da responsabile politico prende il via il percorso per gli stati generali del movimento, “un momento importantissimo – ha ricordato Di Maio -, dove daremo una nuova idea di paese per i prossimi decenni”.

Le parole pronunciate da Di Maio sono suonate come una critica al Movimento. “Nessuna forza politica – sono state le sue parole - è stata sconfitta dall’esterno. I peggiori nemici sono quelli che uno non immagina mai di avere e che contraddicono i valori per cui si è lottato insieme”.

L’ex responsabile politico ha voluto anche rassicurare sulla tenuta del governo, sottolineando che quello in carica arriverà alla scadenza naturale della legislatura prevista nel 2023, e solo allora di potranno emettere giudizi sull’azione portata avanti. “Dobbiamo avere il tempo – ha affermato ricordando quanto fatto, senza però citare i decreti sicurezza,  dall’esecutivo dal 2018 a oggi - di mettere in ordine quello che hanno messo in disordine quelli che c’erano prima”.

Secondo le regole del Movimento la responsabilità politica dello stesso è passata al senatore Vito Crimi, uno dei pilastri del M5s  e componente più anziano del Comitato di garanzia, organismo in cui siedono anche il viceministro Giancarlo Cancelleri e la consigliera regionale Roberta Lombardi. Palermitano di nascita, bresciano di adozione, Vito Crimi si è avvicinato al Movimento 5 Stelle nei primi anni 2000. Nel 2010 era stato il candidato pentastellato per la presidenza della Regione Lombardia. È stato il primo capogruppo M5s al Senato quando il Movimento è entrato in Parlamento nel 2013. Con Roberta Lombardi capogruppo alla Camera era stato protagonista dell'indimenticabile "streaming" con Pier Luigi Bersani, allora segretario del Pd, in cui i due esponenti pentastellati chiusero la porta ad una alleanza di governo con i democratici. Nei governi Conte, Crimi è stato nominato nell'esecutivo con la Lega, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria e, successivamente, quella alla ricostruzione post-sisma nell'Italia centrale. Con l'insediamento del secondo Governo Conte Crimi diventa invece vice ministro dell'Interno. 

Vito Crimi manterrà il ruolo di responsabile politico del Movimento sino agli stati generali dello stesso previsti nel mese di marzo.

REDAZIONE 23 gen 2020 07:54