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Lampedusa
di REDAZIONE 11 mag 2021 07:50

Lampedusa: è emergenza sbarchi

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In sole 24 ore sono sbarcate sull'isola più di 2.000 persone. Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha chiesto la loro redistribuzione in tutti i Paesi dell'Unione europea

Nell'ultimo fine settimana l'Italia ha visto "tanti arrivi dal mare", con oltre duemila persone sbarcate in sole 24 ore a Lampedusa, tanto da richiedere l’invio verso l’isola di due navi quarantena per cercare di alleggerire la pressione degli sbarchi. Quella che si sta registrando a Lampedusa è la prima vera grande emergenza immigrazione del 2021.

Nell’arco di una sola giornata, infatti, sulla più grande delle isole Pelagie si sono verificati venti sbarchi: grandi barconi che hanno lasciato le sponde del Nordafrica per viaggiare verso l'Europa, ma anche piccole imbarcazioni alla deriva. Al largo della Libia, poi,  si è consumata l'ennesima tragedia: un'imbarcazione si è capovolta e cinque persone, fra cui un bambino, sono annegate. Dal 2014 fino alla fine del 2020, secondo dati dell’Unhcr più di 16.400 persone risulterebbero scomparse o avrebbero perso la vita in quel tratto di mare, mentre nei primi mesi del 2021 sarebbero già 500 rispetto ai circa 150 morti registrati nello stesso periodo,

All'interno del locale hotspot la situazione è già al collasso, con oltre duemila e cento persone, mentre la prefettura di Agrigento studia un piano di trasferimenti che vede coinvolto il traghetto di linea 'Sansovino', che collega le Pelagie con Porto Empedocle, e le due navi-quarantena 'Splendid' e 'Azzurra'.

Per fare fronte alla situazione il ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha avuto un colloquio telefonico con il commissario europeo per gli Affari Interni Ylva Johansson a cui , ha spiegato che l'obiettivo immediato dell'Italia, in attesa della definizione del Patto su immigrazione ed asilo, è attivare entro l'estate un meccanismo temporaneo di solidarietà tra gli Stati europei disponibili per il ricollocamento delle persone soccorse in mare. La titolare del Viminale ha illustrato al commissario Johansson i numeri degli arrivi e le previsioni in vista della stagione estiva, che peraltro coincidono con le stime della Commissione Ue. Alla luce di questi dati, il ministro ha invocato un cambio di rotta immediato in direzione di una maggiore solidarietà nei confronti dell'Italia.

Non si possono infatti attendere i tempi del contrastato negoziato in corso sul Patto europeo per l'immigrazione e l'asilo. Serve subito che un gruppo di Paesi - come avvenuto nel settembre del 2019 con l'accordo di Malta cui hanno partecipato anche Francia e Germania - si faccia carico di accogliere automaticamente, sulla base di un meccanismo di quote condivise, i migranti soccorsi in mare. Per evitare che tutto il peso dei flussi estivi destinati ad aumentare ricada solo sull'Italia. Lamorgese e Johansson hanno poi discusso della missione congiunta a Tunisi programmata per il 20 maggio. Con le autorità tunisine si punterà a cercare un accordo finalizzato a frenare le partenze ed aumentare i rimpatri, a fronte di un sostegno economico - cui parteciperà anche l'Europa - per la ripresa del Paese in forte crisi.

La risposta del commissario europeo non si è fatta attendere. “La situazione di Lampedusa è grave – ha affermato Ylva Johansson  - e c'è bisogno di "solidarietà per i ricollocamenti" da parte di tutti i Paesi membri”. "Sono consapevole del fatto che gestire un tale problema con la pandemia in corso sia difficile", ha aggiunto Johansson, "ma dobbiamo riuscire a mostrare solidarietà all'Italia come Europa unita".

REDAZIONE 11 mag 2021 07:50