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Roma
di REDAZIONE 08 feb 2018 14:13

Santerini: accogliere e integrare

L'onorevole Milena Santerini, in lista alla Camera per Civica Popolare a Brescia, Bollate-Sesto San Giovanni e Genova-Savona-Imperia, aderisce all'Agenda per le migrazioni dell'associazionismo cattolico. "Ispiriamoci all'indicazione di Papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere, integrare"

"Aderisco in modo convinto alle sette proposte dell'associazionismo cattolico, redatte a partire dai 20 punti proposti dal Dicastero per la promozione dello sviluppo umano del Vaticano e dal Global Compact, l'accordo sui migranti che verrà adottato dalle Nazioni Unite dal 2018". Lo dice l'onorevole Milena Santerini, in lista alla Camera per Civica Popolare a Brescia, Bollate-Sesto San Giovanni e Genova-Savona-Imperia, tra i primi candidati ad aderire all'Agenda per le migrazioni, presentata l'8 febbraio a Roma da Acli, Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, Associazione Papa Giovanni XXIII, Azione Cattolica, Centro Astalli, Centro Missionario Francescano Onlus, CNCA, Comboniani, Comunità Sant'Egidio, Conferenza Istituti Missionari Italiani, Salesiani per il Sociale, Fondazione Casa della carità, Fondazione Somaschi, Gioventù Operaia Cristiana, Istituto Sturzo, Movimento dei Focolari Italia, Paxchristi, Vides.

“Dobbiamo innanzitutto ringraziare - continua Santerini, membro dell'Alleanza contro l'intolleranza e il razzismo del Consiglio d'Europa - queste associazioni perché, in tempo di muri, costruiscono ponti verso i migranti. La politica deve ispirarsi all'indicazione di Papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere, integrare. Occorre pensare a nuove modalità di ingresso in Italia senza costringere chi arriva a chiedere asilo e regolarizzare gli stranieri "radicati" sul modello di Spagna e Germania. Lo squilibrio a favore dei Cas, i Centri di accoglienza straordinaria, è ancora troppo forte e ne risente la qualità dell'accoglienza: l'intero sistema deve essere riunificato nello Sprar". Santerini, che alla Camera ha lavorato per l'approvazione delle riforma della cittadinanza, ricorda poi l'obiettivo mancato dell'attuale legislatura: "Occorre introdurre lo ius culturae per adeguarsi al mutato contesto sociale: i ragazzi cresciuti tra i banchi delle nostre scuole sono "qui da una vita", devono essere riconosciuti italiani. Basta "italiani senza cittadinanza"".

REDAZIONE 08 feb 2018 14:13