Contro l'indebolimento dell'indice di pressione
L’indice di pressione è uno strumento tecnico che consente per legge di non portare altri rifiuti là dove ce n’è già una quantità enorme. Per ogni chilometro quadrato di territorio non è possibile tombare più di 145.000 metri cubi di rifiuti (parliamo di accumuli in discariche), lo dice la legge. Si certo, questa regola riporta già alcuni difetti e tuttavia è quanto abbiamo a protezione del nostro territorio. Tenete presente che Calcinato ospita la bellezza di 167.000 mc di rifiuti per chilometro quadrato, quindi ha ampiamente superato la soglia massima.
Le modifiche proposte da Regione Lombardia per il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti riprendono i criteri di applicazione dell’indice di pressione e propongono di concedere deroghe (significa che, in certi casi, si possono far saltare le regole). E’ vero che Calcinato non rientra nei 10 km di raggio dal SIN, per cui noi quaggiù potremmo anche tirare un sospiro di sollievo. Ma vien da chiedersi: fino a quando? Viene anche da chiedersi quanto contenti possano essere quei territori che, vedendo rimescolare le carte sull’indice di pressione, potrebbero essere obbligati ad accogliere nuove camionate di rifiuti.
Guardate che la provincia di Brescia, zitta zitta, ha il record regionale e nazionale di accumulo rifiuti in discarica. Stiamo parlando di oltre 94.000.000 di metri cubi di rifiuti censiti dagli anni Ottanta ad oggi. La stima del quantitativo nella Terra dei Fuochi è 10.000.000 mc, tanto per intenderci (là però negli ultimi 10 anni non hanno più portato rifiuti!).
Il numero di discariche attive nel bresciano ammonta a 11 su un totale di 22 in tutta la Lombardia. Adesso quindi si sta parlando di derogare all’indice di pressione per poter spostare rifiuti dal bresciano al bresciano, senza ovviamente andare ad intaccare nemmeno gli strabilianti quantitativi di rifiuti importati da ogni dove nella nostra terra. Terra che onestamente non ce la fa più.
Il Comitato Cittadini Calcinato si oppone all’indebolimento dell’indice di pressione. Chiede anzi datempo che esso venga integrato e rinforzato affinché includa una valutazione complessiva degliimpatti inquinanti e degradanti.Per questi motivi il Comitato ha preso la decisione di recedere dalla formazione di Ambiente FuturoLombardia - dopo anni di ottimo lavoro insieme - che si è espressa con favore verso le modifiche al PRGR.