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Brescia
di PAOLO FONTANA 30 gen 2025 11:16

Una Governance Partecipata: Brescia sia esempio

La riflessione di Paolo Fontana, Consigliere comunale e Capogruppo del Gruppo Consiliare - Forza Italia - PLI in Loggia

La proposta di legge d’iniziativa popolare promossa dalla Cisl sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati aziendali rappresenta un’opportunità per ridurre la conflittualità nelle imprese, promuovere una maggiore giustizia sociale e dare finalmente attuazione al principio costituzionale sancito dall’articolo 46. Tale proposta, sostenuta da oltre 400.000 cittadini, è attualmente in discussione alla Camera e potrebbe essere approvata a breve, segnando un momento storico per il nostro Paese.

L’innovazione rappresentata da questa legge è stata ben evidenziata nel recente convegno organizzato presso la Camera dei Deputati dall’onorevole Chiara Tenerini, Responsabile del dipartimento Lavoro e capogruppo di Forza Italia in Commissione Lavoro alla Camera.

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente del Consiglio e segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, il capogruppo alla Camera Paolo Barelli, il responsabile dei Dipartimenti Alessandro Cattaneo, il presidente del CNEL Renato Brunetta, il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, il vicepresidente di Confindustria Maurizio Marchesini e il segretario generale di Confsal Angelo Raffaele Margiotta, Francesco Delzio Direttore del Master in Relazioni della Luiss Business School e altri autorevoli esponenti del mondo del Lavoro e dell’Impresa.

Durante il dibattito è stato sottolineato come questa normativa si collochi in continuità con le migliori pratiche europee, come la cogestione tedesca e i modelli scandinavi, costituendo un importante passo in avanti.

Non si tratta di una semplice redistribuzione degli utili o di un azionariato diffuso, ma di un nuovo paradigma per le relazioni industriali, capace di ridurre il conflitto tra capitale e lavoro, migliorare la produttività e aumentare i salari.

Un aspetto significativo della proposta è la flessibilità concessa alle imprese, che potranno scegliere liberamente le modalità di partecipazione più adatte al proprio contesto, nell’ambito della contrattazione collettiva. Questo approccio punta a modernizzare le relazioni industriali, proiettandole verso il futuro senza ripiegare su schemi ideologici superati.

Il tema richiama alla memoria il Congresso del Partito Popolare Italiano del 14 giugno 1919 a Bologna, quando don Luigi Sturzo pose la questione della partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati aziendali. Inoltre, a sessantacinque anni dalla sua scomparsa, è doveroso riscoprire il ricco pensiero di Adriano Olivetti, pioniere dell’industria italiana e visionario di un’organizzazione aziendale basata sull’impresa come comunità.

Forza Italia, partito liberale e d’ispirazione cristiana, ribadisce il suo impegno per un’economia sociale di mercato, centrata sulla persona. Come ha sottolineato Antonio Tajani, “questa proposta di legge riafferma i valori fondamentali di dignità, eticità e sacralità del lavoro. In un’Italia che, nonostante tutto, è ancora la seconda potenza industriale in Europa e tra le principali potenze commerciali al mondo, questa legge rappresenterà un’armoniosa sintesi tra la moderna cultura imprenditoriale – cara a Silvio Berlusconi – e la dottrina sociale della Chiesa, dalla Rerum Novarum di Leone XIII alla visione di economia sociale di mercato di Giovanni Paolo II.”

Come Capogruppo di Forza Italia al Consiglio Comunale di Brescia, credo che il nostro Comune possa essere un esempio virtuoso, avviando sperimentazioni nelle sue società partecipate. Queste realtà possono diventare laboratori d’innovazione, sperimentando forme di partecipazione gestionale, economica e consultiva che coniughino efficienza e valorizzazione del contributo dei lavoratori.

A Brescia, un esempio significativo è rappresentato dalla Centrale del Latte, dove i lavoratori, grazie alla loro partecipazione al capitale sociale, sono diventati parte integrante della compagine aziendale, dimostrando come pubblico e privato possano collaborare per un modello vincente.

Il Comune di Brescia non può lasciarsi sfuggire questa opportunità storica: rendere la partecipazione dei lavoratori un elemento chiave per il rilancio economico e sociale del nostro territorio e dell’intero Paese.

PAOLO FONTANA 30 gen 2025 11:16