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Milano
di REDAZIONE 29 giu 2021 07:36

I numeri degli infortuni da Covid

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Gli ultimi dati diffusi dall'Inail sulle denunce di infortuni sul lavoro legati alla pandemia. A Brescia la fascia più colpita è quella delle persone tra i 50 e i 64 anni. Il settore più esposto è quello socio-sanitario

L’Inail ha pubblicato ieri l’aggiornamento delle denunce di infortuni Covid in Lombardia che, alla data del 31 maggio scorso, hanno toccato quota 44.796 (erano arrivate a 44.241 nel mese precedente). Rispetto alla data di rilevazione del 30 aprile 2021, le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 sono aumentate di 555 casi (+1,3%), di cui 174 avvenuti a maggio, 121 ad aprile, 77 a marzo, 44 a febbraio, 33 a gennaio del 2021, 13 a dicembre, 36 a novembre e altri 27 a ottobre 2020, con i restanti casi riconducibili ai mesi precedenti. L’aumento, inferiore a quello nazionale (pari al +2,0%), ha interessato maggiormente, almeno in percentuale, le province di Lodi, Cremona e Lecco.

L’incidenza regionale sul dato nazionale negli ultimi mesi è scesa progressivamente dal 36% - registrato fino ai mesi estivi - all’attuale 25,6%; nonostante ciò, la Lombardia resta la regione col maggior numero di casi di contagio denunciati in Italia dall’inizio dell’epidemia. Analogamente per l’incidenza tra gli esiti mortali, scesa dal 50% di inizio pandemia all’attuale 28,3%.

A Brescia – rileva lo Sportello Salute e Sicurezza della sede provinciale della Cisl – dall’inizio della pandemia sono stati 4.459 i casi di infortunio sul lavoro da Covid-19, di cui 30 con esito mortale. 3.328 casi hanno riguardato le donne, 1.131 gli uomini. La fascia d’età più colpita riguarda le persone tra i 50 e i 64 anni (1.577 casi), poi quella tra i 35 e i 49 anni (1.128 casi).

181 i morti in Lombardia per contagio da Covid sul luogo di lavoro: un caso su quattro ha riguardato il personale sanitario e assistenziale (infermieri, medici, operatori socio sanitari, operatori socio assistenziali); tra i più coinvolti anche impiegati, conducenti professionali e addetti alle vendite.

I settori di attività economica più colpiti sono stati il socio-sanitario e il manifatturiero (21,1% ), poi il commercio (12,0%), i trasporti (10,5%), le costruzioni (6,8%) e l’amministrazione pubblica (6,0%).

L’incidenza regionale sul dato nazionale negli ultimi mesi è scesa progressivamente dal 36% all’attuale 25,6%; nonostante ciò, la Lombardia resta la regione col maggior numero di casi di contagio denunciati in Italia dall’inizio dell’epidemia. Stesso discorso per l’incidenza tra gli esiti mortali, scesa dal 50% di inizio pandemia all’attuale 28,3%.

REDAZIONE 29 giu 2021 07:36