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Milano
di MASSIMO VENTURELLI 28 mar 2019 08:01

Nel Bresciano 91 siti da recuperare

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Tante, tra siti industriali, artigianali, zootecnici, commerciali e ricettivi abbandonati, le realtà classificate sul territorio della provincia come 'aree della rigenerazione'. i numeri presentati ieri a Milano dall'assessore regionale al Territorio e protezione civile Pietro Fornoni che ha annunciato, entro l'estate, una legge sulla rigenerazione urbana

Sono 91 nel Bresciano le aree da recuperare o in via di recupero, tra siti industriali, artigianali, zootecnici, commerciali e ricettivi abbandonati. Si tratta di aree classificate, secondo il più recente censimento e monitoraggio regionale, come 'Aree della rigenerazione', circa 1000 in tutta la Lombardia.

Il loro recupero è oggi una delle priorità dell'assessorato regionale al Territorio e Protezione civile guidato da Pietro Foroni, che si propone di arrivare all'azzeramento totale del consumo di suolo nei prossimi anni.

"Quello della rigenerazione - ha spiegato l'assessore Foroni ieri a Milano nel corso del primo di una serie di incontri organizzata in collaborazione con alcune delle Camere di commercio della Lombardia - è un tema fondamentale per la legislazione regionale, una sfida che non è solo urbanistica ed edile, ma interseca molteplici altre finalità".

"Se vogliamo preservare la Lombardia dal consumo di suolo - ha continuato Foroni - dobbiamo investire nel recupero dell'esistente, sia esso un immobile abbandonato o un'area dismessa o da bonificare. Recuperare edifici fatiscenti serve a rendere più belle, vivibili e sicure le nostre città, ma anche a sottrarre spazio al degrado e alla criminalità".

La legge contro il consumo di suolo del 2014 e l'adeguamento del piano territoriale regionale adottato lo scorso anno sono state le prime tappe di un percorso che, come ha annunciato Fornoni, entro l’estate dovrebbe arricchirsi della legge sulla rigenerazione urbana, le cui linee guida sono già state presentate in Commissione consiliare Territorio e Infrastrutture, con l'obiettivo di portare avanti un percorso il più condiviso possibile.

"Recuperare l'esistente deve diventare più conveniente che costruire il nuovo - ha sottolineato l'assessore -. L'obiettivo è quindi invertire la tendenza. Una parte della legge sarà immediatamente precettiva, poi cercheremo di tarare misure e incentivi sulla base delle necessità dei singoli territori. Cogliere le differenze e usare elasticità, accogliendo le indicazioni che ci arrivano dagli enti locali, sarà, in questo senso, fondamentale".

"Per le bonifiche occorrerà cercare di attutire i costi con diverse leve, prevedendo ad esempio altri oneri compensativi, e poi aprire un dialogo con il Ministero allo scopo di fare della Lombardia una regione pilota. Ultimo, ma non meno importante, - ha concluso - sarà il contributo di Regione Lombardia che, da parte sua, stanzierà risorse da mettere a disposizione degli Enti locali per affrontare insieme la grande partita che ci aspetta".

Per quanto riguarda il Bresciano questi sono i Comuni in cui sono presenti aree dismesse : Brescia, Botticino, Bovegno, Calvisano, Capriolo, Carpenedolo, Ceto, Collebeato, Collio, Concesio, Darfo Boario, Iseo, Manerbio, Lonato del Garda, Nave, Orzinuovi, Pisogne, Poncarale, Pontevico, Remedello, Rezzato, Sellero, Roè Volciano, Toscolano Maderno, Tremosine, Verolanuova, Vestone, Palazzolo sull'Oglio, Villanuova sul Clisi, Paratico, Bienno, Montichiari, Alfianello, Agnosine, Artogne, Gottolengo, Bovezzo, Cevo, Gianico, Montirone, Castel Mella, Bagnolo Mella, Padenghe, Serle, Corte Franca, Monticelli Brusati, Bassano Bresciano, Torbole.

MASSIMO VENTURELLI 28 mar 2019 08:01