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Milano
di REDAZIONE 23 ott 2019 08:04

Una legge per prevenire i dsa

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Via libera della regione alla norma che introduce misure e risorse che consentono di intervenire preventivamente nel riconoscere quei disturbi (dislessia, disgrafica, discalculia, etc.) che limitano l'apprendimento scolastico di tanti alunni

Chi ha un minimo di conoscenza del mondo della scuola sa bene quanto negli ultimi anni sia aumentato il numero degli studenti con diverse forme di disturbi specifici dell’apprendimento. Termine come dislessia, disgrafia, discalculia sono ormai di uso comune, grazie anche al progresso compiuto in questi anni dagli strumenti di diagnosi. Ciò che sino a qualche anno fa era genericamente catalogato come generico ritardo nei processi di apprendimento, grazie ai citati passi in avanti ha trovato una più precisa definizione e, grazie all’impegno di chi lavorare nella scuola e a un sempre più approfondito rapporto tra questa e le famiglie, anche strumenti efficaci per fare fronte a queste situazioni di difficoltà che sino a un passato recente penalizzavano pesantemente il percorso scolastico di tanti ragazzi.

Passi da gigante sono stati fatti anche nel campo della prevenzione e non solo su un piano medico. Tra questi deve essere ascritto anche il via libera dei giorni scorsi in Consiglio regionale della Lombardia alla legge che introduce nuove misure per prevenire i disturbi dell’apprendimento e che si pone come obiettivo principale l’individuazione precoce dei segnali predittivi.

La legge pone attenzione a quell’area di disturbi che vengono raccolti sotto la sigla dsa, ossia la dislessia, la disgrafia e la discalculia. “Su queste aree problematiche, che riguardano circa il 4% dei bambini – ha detto la relatrice del provvedimento Gigliola Spelzini (Lega) - un intervento integrato sia a livello sanitario che scolastico può porre in essere strategie inclusive che permettono di aiutare i soggetti nell’apprendimento, utilizzando in modo mirato e consapevole anche gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge 170”.

Al fine di coordinare al meglio tutti questi interventi, il testo dispone la stesura di un protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico regionale e Regione Lombardia per organizzare una progettazione condivisa, mirata e competente con interventi congiunti sia a livello scolastico che sanitario, attraverso la costruzione di una rete e di una filiera virtuosa.

Il provvedimento prevede uno stanziamento di 200mila euro per le iniziative di informazione e sensibilizzazione (per ciascun anno nel biennio 2020/2021), 50mila euro per la formazione del personale docente e altre 50mila euro a favore delle famiglie per l'acquisto di strumenti tecnologicamente avanzati (sempre per ciascun anno nel biennio 2020/2021): stanziati infine cinque milioni di euro, nel 2019, per interventi sanitari, calcolati sulla base dell’analisi dei dati del flusso che registra le prestazioni di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.
Proprio in ragione delle caratteristiche del disturbo, la legge si pone anche l’obiettivo di filtrare gli accessi in neuropsichiatria infantile dei bambini con Dsa, monitorando le situazioni e lavorando con un approccio multidisciplinare e integrato a livello di intervento pedagogico.

La legge è stata approvata all’unanimità; il Consiglio ha anche approvato un ordine del giorno, proposto dal Partito Democratico (primo firmatario Gian Antonio Girelli), con cui si invita la Giunta regionale a sostenere le misure necessarie per semplificare e velocizzare le tempistiche di certificazione del disturbo.

Per rafforzare l’azione di sensibilizzazione, sarà individuata una data del mese di ottobre per celebrare la giornata dedicata ai disturbi dell’apprendimento.

REDAZIONE 23 ott 2019 08:04