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Roma
di NICOLETTA SALAMINA 04 nov 2019 15:03

Disuguaglianza nell'educazione

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La Federazione Italiana Scuole Materne a Congresso a Roma dal 13 al 16 novembre 2019. Al primo posto resta l’obiettivo parità: ancora disattesa.

“Uguali doveri, diritti diversi’’ è il titolo del Congresso nazionale della FISM, la Federazione Italiana Scuole Materne, entrata da poco nella Federazione delle associazioni familiari cattoliche, riunita a Roma dal 13 al 16 novembre, pronta ad alzare la voce chiedendo “a quando un’effettiva parità?”.

Dopo l’udienza con Papa Francesco, mercoledì 13 novembre, nelle diverse sessioni attesi gli interventi della presidente Biancamaria Girardi e del segretario nazionale Luigi Morgano, del Segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, il vescovo monsignor Vincenzo Zani e del direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio.

 Sono passati vent’anni dalla Legge 62 del 2000, che sanciva inequivocabilmente la parità fra scuola statale e scuola paritaria, ma questa ‘’riforma incompiuta’’, come disse il Ministro Berlinguer, resta tale, anche dopo l’approvazione della legge 107/2015 della ‘’Buona scuola’’, dove trascura ancora agli operatori scolastici.

“Il quadro è chiaro, ci sono elementi che non si possono ignorare – il calo demografico, la situazione di moltissime famiglie in crisi, le difficoltà che non risparmiano fondazioni o congregazioni religiose, ma la nostra volontà è quella di mantenere le nostre scuole aperte a tutti e accoglienti…Però quello delle rette è un tema serio. E l’intervento dello Stato per le sue scuole e quelle definite paritarie, molte gestite da realtà religiose, ma pure comunali, è discriminatorio”, afferma il segretario nazionale della FISM Luigi Morgano. Ed aggiunge: “Per vedere qualche cifra. Lo Stato versa poco più di 290 milioni per le nostre scuole frequentate da 450mila bambini per circa 220 giorni all’anno, come si fa a definire 2 euro al giorno un sostegno adeguato?  La distanza fra il costo del bambino nella scuola dell’infanzia statale e nella paritaria fa riflettere: supera di 6.000 nella prima, mentre è meno di 500 euro nella seconda”. Conclude: “Nell’opinione pubblica regge ancora la percezione della statale come l’unica degna destinataria del sostegno, e qui c’è l’eredità di un’ideologia che a lungo ha combattuto un pluralismo. Confidiamo che a quarantacinque anni dalla nascita della FISM cambi qualcosa per queste 9.000 realtà educative (tra scuole dell’infanzia, sezioni primavera, nidi e micro-nidi) e altre 40.000 addetti che ci lavorano con passione per un obiettivo: quello dei bambini destinati a vivere pienamente la loro umanità attraverso un percorso educativo integrale”.

All’’imminente Congresso nazionale, il mercoledì 13 novembre, la FISM invierà i suoi delegati e parteciperà all’Udienza con Papa Francesco, mentre nel pomeriggio si terrà l’apertura, con gli adempimenti congressuali e una sessione straordinaria dedicata alla presentazione, discussione e votazione del nuovo Statuto. Giovedì 14 novembre si avvierà la sessione ordinaria del Congresso, con i saluti della presidente Biancamaria Girardi e del segretario nazionale Morgano. Prima della sua relazione congressuale, sono previsti gli interventi della viceministra Anna Ascani, della sottosegretaria Francesca Puglisi, e del direttore del quotidiano “Avvenire” Marco Tarquinio. Venerdì 15 novembre proseguirà il dibattito congressuale. In programma anche gli interventi del vescovo monsignor Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica (“Il patto educativo. Sabato 16 novembre il proseguimento delle operazioni congressuali, con la proclamazione dei risultati delle votazioni e il saluto del presidente nazionale.


NICOLETTA SALAMINA 04 nov 2019 15:03