lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Milano
05 feb 2025 07:34

Senza il medico: la denuncia di 160mila lombardi

Tanti sono i cittadini, come rivela un'inchiesta della rivista "Altroconsumo" che non possono contare in Lombardia sul primo ed essenziale presidio sanitario

Oltre 160mila persone in Lombardia si ritrovano oggi senza il medico “di base”. Quasi un residente su 60 è, cioè, escluso da un ganglio fondamentale della sanità territoriale, intesa come prevenzione e successivo accesso alle cure. Il tutto a cinque anni dall’esplosione della pandemia da Covid-19 e proprio nella Regione creduta “eccellenza” che divenne però un caso mondiale per diffusione e letalità del virus. L’eredità di quella stagione devastante appare dispersa. Sono queste le conclusioni dell’inchiesta “Senza il medico” condotta dalla rivista Altroconsumo.

Quella dei 160mila lombardi attualmente senza medico, emerge dall’approfondimento giornalistico,  non è, però, una condizione voluta: il dato si riferisce per stessa ammissione della Regione a quei “cittadini assistibili” cui non risulta assegnato un medico di medicina generale (Mmg) per via di pensionamenti o cessazioni cui non hanno fatto seguito le necessarie sostituzioni., rivelando lacune e limiti da parte di chi avrebbe, conclude Altroconsumo, dovuto programmare e farsi trovare pronto.  

Nell'inchiesta "Senza il medico" che apre il numero di febbraio, Altreconomia ha raccolto tutti i dati per ciascuna Azienda sociosanitaria territoriale (Asst): l'andamento di medici di base e pediatri, il rapporto tra cittadini assistibili e Mmg, la quota di pazienti per ciascun medico, il numero di cittadini assistibili a cui non risulta assegnato un medico di base.

"Che ci saremmo trovati in questa situazione si sapeva perciò da tempo ma per anni le autorità sanitarie hanno fatto finta di niente", spiega un giovane medico di medicina generale lombardo che preferisce mantenere l’anonimato.  “Piano piano hanno aumentato il numero dei posti ma ormai le persone hanno scelto di fare altro”. Il medico dà conto poi di un altro “scandalo”, quello cioè dell’eliminazione di una soglia minima di punteggio per poter poi essere ammessi al corso. Una sorta di tardiva logica da “dentro tutti” che nell’ultima graduatoria si è tradotta anche nel caso di un promosso con il voto di 4/100. 

05 feb 2025 07:34