La città luogo di apprendimento e trasformazione
In un mondo globalizzato e in rapido cambiamento, le città del ventunesimo secolo si trovano di fronte un cambiamento senza precedenti, si ritiene che le tecnologie intelligenti (smart) possano rafforzare i processi di empowerment dei cittadini e migliorare la loro qualità di vita nei contesti urbani. Tuttavia, la tecnologia di per sé non facilita la cittadinanza attiva e l’impegno pubblico. Questo può avvenire solo se vengono garantite opportunità di apprendimento a livello individuale, comunitario e organizzativo, cogliendo i potenziali contributi di tutti gli attori per la realizzazione di un futuro co-costruito. Il fine è quello di guidare le città nel potenziamento di tutti i cittadini e cittadine per sostenere la crescita della persona lungo tutto l’arco della vita, nel rispetto dei principi e valori di uguaglianza e della giustizia sociale, il mantenimento della coesione sociale e la creazione della prosperità sostenibile. Le città contemporanee sollecitano una riflessione pedagogica sul legame fra individui, comunità e forme spaziali, al fine di valorizzare le possibilità creative e attive per fare esperienza del mondo e trovare un proprio posto in esso. Si tratta di favorire una cultura della partecipazione che chiama in causa un impegno pedagogico verso le comunità e chiede il ripensamento degli spazi reali e virtuali della città in chiave trasformativa e democratica. Questi elementi saranno al centro della seconda edizione del Festival Internazionale dell’Educazione che si terrà a Brescia dal 2 al 5 ottobre e che avrà per oggetto il tema “La città che apprende, apprendere nella città”.
Il Festival, nato nel 2023, vuole dare valore al patrimonio pedagogico ed educativo della città di Brescia e al tempo stesso vuole avere un respiro internazionale, favorendo il confronto con studiosi di altri paesi. L’attenzione e l’impegno nell’ambito dell’educazione e dell’istruzione sono aspetti peculiari che hanno contraddistinto la vita della società bresciana negli ultimi due secoli. A partire dalle iniziative di privati cittadini, di enti laici o di congregazioni religiose sensibili alle questioni educative, si sono sviluppate esperienze di rilevanza nazionale che hanno fatto di Brescia un sicuro punto di riferimento pedagogico. Fattori di natura sociale, politica, e religiosa hanno dato impulso a innovative esperienze educative che hanno animato il territorio bresciano sino ai nostri giorni, facendo tesoro delle iniziative del passato e rispondendo efficacemente ai bisogni contemporanei, tanto da poter definire a buon diritto la nostra città come una città dell’educazione.
Ma il Festival guarda oltre i confini della città di Brescia e si propone come occasione di approfondimento e di dibattito nazionale e internazionale. Il Festival Internazionale dell’educazione, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal Gruppo editoriale La Scuola, dalla Fondazione Brescia Musei, dalla Fondazione Asm, dalla Fondazione AIB/InnexHub, dalla Fondazione Teatro Grande, si svolge in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Insegnante voluta dall’Unesco e che si celebra ogni anno il 5 ottobre. Vuole essere un’occasione per riflettere sul valore dell’educazione che sta a fondamento della crescita di ogni persona e di ogni comunità e al tempo stesso un segno di gratitudine per tutte le persone che si impegnano in ambito educativo. È un’occasione di festa e di riflessione che coinvolge genitori e insegnanti, adulti e bambini, operatori del terzo settore e del mondo produttivo, semplici cittadini e amministratori pubblici. Un evento che abita l’intera comunità con mostre, dibattiti, attività di laboratorio, seminari di approfondimento, incontri di formazione, conferenze, ospitati in vari luoghi della città. Una vera e propria “agorà” dell’educazione.
@Foto Festival