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di MAURILIO LOVATTI 31 ott 2019 11:07

Nuova consapevolezza

La consapevolezza dei cittadini sull’importanza delle tematiche ambientali è sempre positiva e se c’è una spinta dell’opinione pubblica, per gli amministratori è più facile fare alcune scelte

Quasi 15mila partecipanti alla manifestazione Basta Veleni che si è svolta domenica 27 ottobre a Brescia sono certamente un bel segnale. Come ha commentato il sindaco della città Emilio Del Bono, la consapevolezza dei cittadini sull’importanza delle tematiche ambientali è sempre positiva e se c’è una spinta dell’opinione pubblica, per gli amministratori è più facile fare alcune scelte. La manifestazione si proponeva alcuni obiettivi totalmente condivisibili, come la rapida decarbonizzazione, la moratoria sulle discariche, la riduzione dei rifiuti indifferenziati, la tempestiva attuazione delle bonifiche ambientali, azioni concrete per il miglioramento della qualità dell’aria e dell’acqua. Come è comprensibile in situazioni di questo genere, non tutte le richieste poste dagli organizzatori sono compatibili con un autentico ambientalismo. L’esempio classico è costituito dai No Tav partecipanti alla manifestazione. Gli spostamenti in automobile e in aereo (sempre in rapido aumento: in Europa si sfiorano i 2 voli annui per abitante!) sono tra le principali cause delle emissioni e del surriscaldamento del pianeta. Come ci ricorda continuamente anche Greta Thunberg, solo l’uso del treno al posto di auto e aerei (specie per i tragitti sotto i mille Km) può migliorare la situazione. Quindi per difendere l’ambiente ci vuole più Tav. Anche la richiesta di chiusura immediata della terza linea dell’inceneritore lascia qualche dubbio. È vero che a Brescia si bruciano molti rifiuti non locali, ma nel breve periodo mandare questi rifiuti agli inceneritori del nord Europa, tramite camion inquinanti, o in discariche del terzo mondo tramite navi ancor più inquinanti, non migliora certo la situazione. “Marciamo perché vogliamo, iniziando da noi stessi, un nuovo stile di vita: sobrio nei consumi e nei trasporti, virtuoso nella gestione dei rifiuti, attento al rispetto di ogni vita, partecipe della vita sociale e attento alla salute dell’ambiente partendo dal livello locale con un presidio attivo del territorio, a quello globale per contribuire alla sostenibilità presente e futura del pianeta Terra”. Così ha commentato un partecipante alla manifestazione. Queste riflessioni, insieme agli slogan più caratterizzanti proposti dai manifestanti, come “io non faccio finta di niente” e “basta veleni, solo arcobaleni”, mi sembrano il miglior augurio che si possa formulare per il bene della nostra casa comune, che è il pianeta terra.

MAURILIO LOVATTI 31 ott 2019 11:07