Prova di responsabilità

Francamente mi impensierisce il rallentamento e il calo delle iscrizioni alle attività estive della parrocchia. Anche altre comunità intorno a me (non tutte, per fortuna) condividono lo stesso problema. Domandarsi il perché, in questo caso, è un’attività delicata, perché si va, anche involontariamente, a cercare colpe negli altri prima che in se stessi (questione delicata e leggermente disonesta, quando si tratta di educazione). Fatta la tara ai sensi di colpa personali, mi butto in qualche telefonata genitoriale: “Perché tuo figlio non viene al camposcuola?”. “Perché si organizza in piscina con i suoi amici”. “Perché non hai ancora iscritto tua figlia al grest?”. “Perché lei preferisce stare a casa, così non si stanca”. Dev’essere una nuova malattia, questa stanchezza post traumatica da grest e da camposcuola: nei figli si manifesta nelle articolazioni stanche e nei muscoli flosci, nei genitori nel cervello immobile. Si consigliano dosi massicce di buon senso, unite alla terapia d’urto di essere genitori fino in fondo, non lasciando decidere tutto ai figli, prendendosi le proprie responsabilità per il futuro. Loro e nostro. Velocemente, prima della prossima settimana.
