lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
di CARMINE TRECROCI 30 set 2022 09:40

Salute, benessere e qualità dell’ambiente

Due settimane fa la rivista medica Lancet ha pubblicato il Rapporto conclusivo di un’apposita commissione multidisciplinare di indagine sulla pandemia. “The Lancet Commission on lessons for the future from the COVID-19 pandemic” contiene un’analisi molto approfondita della gestione sanitaria e organizzativa della crisi e propone un’articolata serie di raccomandazioni su come evitare per il futuro le disfunzioni che hanno amplificato i costi sanitari e sociali di questi passati tre anni.

Il lavoro della commissione si inserisce in un approccio che studia le problematiche relative alla salute e al benessere in un’ottica integrata con quelle ambientali e sociali, con cui spesso condividono cause e implicazioni. One Health: migliorare il benessere delle persone non può che passare per il progresso delle loro condizioni economiche e sociali, per la promozione della qualità dell’ambiente in cui vivono e di quella dell’ecosistema globale. La scienza conferma che le crisi pandemiche sono destinate ad aumentare in frequenza e intensità nei prossimi decenni, a causa di molteplici fattori, quasi tutti legati all’eccesso di sfruttamento delle risorse del pianeta e al cambiamento climatico. È quindi razionale che gli Stati si preparino perché esposizione e vulnerabilità all’aggressione di questi agenti patogeni vengano contenute. In questo senso, il primo principio resta la prevenzione, cioè l’arresto di un focolaio prima che si allarghi, assumendo misure che prevengano l’affacciarsi di germi in grado di trasmettersi velocemente.

Segue a ruota il contenimento, ossia l’azzeramento del contagio dei soggetti suscettibili di infezione. Essenziale per salvare vite è poi assicurare la continuità e l’efficienza dei servizi sanitari, così come garantire che le implicazioni economiche e sociali della lotta alla trasmissione siano equamente divisi tra i cittadini, e che individui e gruppi più vulnerabili siano adeguatamente protetti. Infine, occorre stimolare la capacità innovativa nello sviluppo, produzione e distribuzione equa ed efficiente dei presidi medici e dei vaccini. Come per il contrasto alle disuguaglianze o alla catastrofe climatica, è indispensabile che i cittadini e le disposizioni dei governi si orientino in modo molto più attento verso i bisogni reali della società – il bene comune – anziché essere distorti da interessi individuali o di gruppi ristretti. Più Stato, meno laissez faire, meno inutili e costose distrazioni dalle questioni più importanti.

CARMINE TRECROCI 30 set 2022 09:40