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di DAVIDE GUARNERI 07 apr 2021 12:18

Un'occasione per crescere

Riprende la scuola in presenza per più di cinque milioni di alunni in Italia. Ne restano a casa ancora tre milioni, proseguendo l’esperienza della didattica a distanza. C’è chi esprime preoccupazione per la riapertura, perché i contagi diminuiscono lentamente. D’altra parte si sono diffusi anche a scuole chiuse, e alcune ricerche hanno mostrato che il rischio contagi nelle scuole è più contenuto che in altri luoghi di incontro. Le scuole non sono certo a “contagio zero”, e le misure di prevenzione non devono essere minimamente allentate, unitamente ai controlli per assicurare il distanziamento nei principali luoghi di traffico e aggregazione.

Il rischio è però da correre, ed è da raffrontare con le conseguenze dell’isolamento sociale di bambini, ragazzi e adolescenti, ormai da un anno – quasi continuativamente - privati di scuola, di sport, di accesso a biblioteche, di luoghi ricreativi. Il rientro a scuola deve essere, per i ragazzi, una palestra di responsabilità, solidarietà ed educazione.

Nel contempo, dal mondo della scuola e delle famiglie proviene l’appello affinché si operi per il rientro in presenza anche degli studenti dalla seconda media alla quinta superiore. La richiesta è ragionevole. Sono necessari, però, interventi su più fronti: per esempio, l’accelerazione della campagna vaccinale, il coordinamento per differenziare gli orari delle grandi scuole, l’utilizzo di spazi aperti come aule nei mesi di aprile/giugno, didattica nei musei, centri sportivi e oratori, collaborazione con il privato sociale, incremento del trasporto pubblico, campagne di screening nelle scuole con tamponi rapidi. Servono anche investimenti economici, ed è inspiegabile che, recentemente, il Governo abbia stanziato 300 milioni per interventi di contrasto al Covid nelle scuole, escludendo in modo esplicito le scuole paritarie.

Di certo la riapertura delle scuole, e l’organizzazione di “ristori educativi” per l’estate, potrebbe essere un’occasione per crescere, per una diversa cultura della scuola, perché siano realistici gli auspicati “patti territoriali”, che coinvolgano tutte le scuole (statali e paritarie) e la ricchezza di un territorio civile ed ecclesiale come quello bresciano.

DAVIDE GUARNERI 07 apr 2021 12:18

Un Commento

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Giuseppe

Grazie dottor Davide Guarneri per il prezioso contributo. Faccio notare che il vaccino per tutto il personale scolastico doveva essere terminato già la scorsa settimana, anche spostando di alcuni giorni il completamento per gli over 80. Vedete in fretta con le autorità preposte. Grazie e cordialità.