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Brescia
di R. GUATTA CALDINI 29 lug 2015 00:00

Variante al Pgt. E' bagarre in Loggia

Gli interventi di Paola Vilardi e Mattia Margaroli a seguito della prima giornata di Consiglio. La discussione è stata caratterizzata dagli alterchi fra maggioranza e opposizione

“Non ho condiviso il metodo con il quale siamo arrivati alla discussione di questa variante – ha commentato l’ex assessore all’Urbanistica Paola Vilardi (Fi) –. Ho già detto più volte in Commissione che mi sarei aspettata un confronto serio su un tema così importante che va a ridisegnare il futuro urbanistico di questa città”. Nel merito: “Il Pgt andava rivisto dopo l’approvazione del 2012, ma bisogna capire perché non sia stato tradotto nero su bianco dalla maggioranza cosa immagina per il futuro della città”. Secondo Paola Vilardi la giunta guidata da Emilio Del Bono ha mantenuto l’80% dei progetti della precedente amministrazione di centro-destra, modificando i restanti “con criteri incomprensibili e mai chiariti”.

Se sul metodo la consigliera di Forza Italia non lesina critiche, anche sul fronte dei contenuti le sottolineature non mancano: “Non possiamo condividere la variante. Manca completamente una strategia, basti pensare alle aree inerenti la cultura, i giovani”. In merito al consumo di suolo? “Hanno fatto il gioco delle tre carte: tolgo da una parte per far vedere che non consumo suolo e metto da un’altra parte dove c’è già una ‘città consolidata’”. Qui l’amministrazione Del Bono pone “progetti di grande trasformazione”. “Penso all’ex Fatebenefratelli – continua Paola Vilardi –, penso all’Editrice La Scuola, penso al Centro commerciale Flaminia (in tutti e tre i casi si rivedranno le previsioni urbanistiche ndr), ce ne sono tanti di esempi sui quali poter discutere e discutere a lungo, il problema è che di tempo non ce n’è stato a sufficienza”.

Al di là dei contenuti, è certo che la discussione non ha avuto vita facile, anche a causa della scure “ammazza emendamenti” che si è abbattuta sulla sessantina di correzioni, inerenti la variazione al bilancio di previsione, presentate da Fi, Lega e X Brescia Civica. Una procedura – quella utilizzata dalla maggioranza – che il capogruppo di Fi in Loggia Mattia Margaroli definisce “raffazzonata”. Durante la mattinata dell’ultima giornata di seduta in Consiglio, martedì 28 luglio, la giunta “si è accorta di aver applicato in maniera non corretta il regolamento” perché “l’ammazza emendamenti – ha commentato Margaroli – non aveva concesso alle forze di opposizione di dire la propria in aula”. Il clima è stato più disteso nelle ore successive che hanno portato all’approvazione della variante al Pgt, permettendo alle minoranze di “portare nel Comune di Brescia la rappresentanza più concreta e diretta della città”.
R. GUATTA CALDINI 29 lug 2015 00:00