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Paderno Franciacorta
di MARIO GARZONI 22 giu 2018 11:09

Grande festa per il restauro dell'organo

Domenica 1° luglio con un concerto di Gerardo Chimini, la conclusione di un intervento iniziato nel gennaio scorso su uno strumento già restaurato nel 1986. I dettagli dell’intervento

Tutto è (quasi) pronto a Paderno Franciacorta per il concerto con cui il maestro Chimini, domenica 1° luglio tornerà a far risuonare l’organo della chiesa parrocchiale. In questi giorni, infatti, si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli dell’intervento di restauro che ha interessato lo strumento conservato nella chiesa dedicata a San Pancrazio. Trepidazione “La comunità parrocchiale attende con trepidazione il concerto di domenica 1° luglio per tornare ad ascoltare il suono dell’organo Bianchetti collocato nella nostra chiesa nel 1910 – racconta il parroco don Giovanni Manenti – . Il concerto sarà preceduto dalla solenne benedizione dei lavori eseguiti”. Ad impartirla sarà mons. Federico Pellegrini che, in qualità di direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici, ha seguito da vicino le fasi dell’intervento di restauro. I lavori sono durati meno di sette mesi. I lavori di smontaggio dello strumento, un Bianchetti del 1910, sono iniziati infatti il 22 gennaio scorso. Sin da subito agli occhi dei restauratori si è presentato un organo di solida costruzione, realizzato in un periodo di profondi mutamenti musicali nel pieno di quella che gli esperti e i critici musicali definiscono come “riforma Ceciliana”.

Maestri. Si tratta di un ripensamento fra i principali maestri organari intenzionati a depurare la musica liturgica dai molti eccessi musicali ottocenteschi per tornare a un suono e a composizioni più sobrie e solenni. L’organo della parrocchiale di Paderno Franciacorta presenta 1171 canne, 50 delle quali in legno azionate da due tastiere, una delle quali (quella superiore) presenta le canne chiuse in una cassa dotata frontalmente di griglie mobili per ottenere effetti di piano e forte grazie all’apertura e alla chiusura delle stesse. Si tratta di quella che in termini tecnici viene definita “cassa espressiva”.

Strumento. Lo strumento, già sottoposto a un moderno restauro realizzato nel 1986, necessitava, però, di una generale revisione perché nel corso degli ultimi 30 anni non era stata realizzata quella manutenzione ordinaria, necessaria però a garantire il perfetto funzionamento dell’organo. Guido Galli e Matteo Pian, gli organari di Bovezzo a cui la parrocchia ha assegnato i lavori hanno così iniziato con la registrazione del suono di ogni singola canna e di alcuni brani che meglio identificano il carattere dello strumento e delle sue possibilità. “Abbiamo poi rimosso ogni singola canna dei due sommieri maggiori – continuano –, mentre sono state lasciate in posizione quelle più grandi dei registri a pedali in quanto impossibili da rimuovere senza lo smontaggio di tutta la cassa contenente i registri della seconda tastiera”. Molti altri, e soprattutto delicati, sono gli interventi eseguiti che hanno permesso la riconsegna alla comunità parrocchiale di Paderno Franciacorta di uno strumento capace di dare solennità alle liturgie e di proporre, come sarà per quello inaugurale del 1° luglio prossimo, concerti di alto valore culturale.

MARIO GARZONI 22 giu 2018 11:09