Oratorio in festa a Paderno Franciacorta
San Filippo Neri, già nel XVI secolo ideò gli oratori, con l’obiettivo di creare luoghi di aggregazione e formazione per giovani e adulti, basati sulla preghiera, la carità e la vita comunitaria. San Giovanni Bosco sviluppò il concetto, dando vita ai centri giovanili, aprendo alle attività ricreative e sportive. Nel tempo però, molto spesso gli oratori erano diventati quasi esclusivamente luoghi di aggregazione per attività ricreative, specialmente quando le pubbliche amministrazioni non offrivano spazi adeguati per queste attività. L’oratorio di Paderno Franciacorta - in festa dal 27 agosto al 2 settembre - nato nel 1994 dalla volontà dell’allora indimenticato don Davide e il supporto tecnico dell’ing. Cavalli che, gratuitamente, fece il progetto e assunse la direzione tecnica dei lavori, sta rispondendo fedelmente alle idee originarie dei due Santi. Attualmente il parroco è don Claudio Chiecca, da due anni alla guida della comunità padernese.
Don Claudio, qual è per lei il valore dell’oratorio?
Come pastore, per me l’oratorio è importantissimo, perchè mi permette di svolgere al meglio la mia missione, stando in mezzo alla gente, alle persone di ogni età e di ogni estrazione sociale, senza preclusione o chiusura nei confronti di nessuno
Quali sono le sue linee guida e i concetti che sta sviluppando?
Premesso che è aperto a tutti, anche a chi non è praticante, l’oratorio è un luogo ideale per aggregare le persone con l’obiettivo di creare una Comunità con la C maiuscola, aperta al confronto nei modi e nei tempi richiesti dalla convivenza civile.
In concreto, cosa la ispira e con che obiettivi?
Lo riassumo in quattro concetti: accoglienza, coinvolgimento, formazione e proposizione. Si accoglie con il cuore aperto di chi vuole bene, si coinvolgono tutte le persone per creare amicizie e progetti, si forma secondo i precetti della dottrina cristiana e si propongono idee e soluzioni per crescere insieme nell’armonia ispirata dal nostro credo religioso. Con la convinzione che un bravo cristiano è certamente un bravo cittadino.
Come si sente la gente che frequenta l’oratorio?
Vedo che le persone vengono volentieri; significa che stanno bene. Oso dire che sono felici. Tutti devono essere e sentirsi felici e trovare gli spazi dove questa felicità si possa esprimere. Evidentemente il nostro oratorio si presta al raggiungimento di questo ideale.
Più volte ha richiamato il concetto di “voler bene”. Personalmente come lo vive?
Voglio bene a tutte le persone che sono state affidate alla mia missione, voglio bene alla Comunità nel suo insieme, voglio bene a quelle persone che non frequentano o frequentano poco le pratiche religiose. Voglio bene alla scelta che ho fatto per la mia vita di sacerdote, senza alcun rimpianto per le altre opportunità che la vita mi aveva offerto.