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Cologne
di ANNA SALVIONI 04 set 2020 09:07

Senso di comunità

Il trimestrale “Comunità in cammino” della Parrocchia di Cologne cambia contenuto e numero di pagine. Nei prossimi giorni verrà infatti distribuita tra la popolazione un’edizione speciale a numero unico, rispetto al tradizionale bollettino di 24 pagine che solitamente giunge nelle case a settembre (inizio attività pastorali), dicembre (prima di Natale), marzo/aprile (prima di Pasqua) e a giugno (prima della pausa estiva). A causa del lockdown che ha bloccato le iniziative in programma tra la comunità, anche i due giornalini di aprile e giugno sono stati sospesi… Mentre nel momento d’allentamento delle varie restrizioni, al parroco di Cologne, don Mauro Assoni, è balenata l’idea di raccogliere alcune testimonianze tra i colognesi per offrirle poi in un volumetto “quasi a dar voce ai tanti silenzi di quei tristi giorni”.

Il risultato. Quaranta pagine fitte di racconti, immagini e fotografie che documentano l’impegno nel volontariato e nella solidarietà, ma anche le emozioni e gli stati d’animo di tante persone che direttamente o indirettamente hanno combattuto durante la pandemia. È così che si è data voce al parroco, al Sindaco, ai sacerdoti, alle suore… Si è dato spazio all’associazionismo, sempre presente con suoi tangibili segni di solidarietà (Caritas, Croce Rossa, giovani); alla scuola (col parere del Dirigente scolastico e delle maestre); agli operatori sanitari (medici, farmacisti, infermieri…); ad anziani e disabili; alle storie di chi ha assistito e di chi è stato colpito dal temuto virus; a chi si è visto sospendere il matrimonio, i sacramenti e anche a chi ha dovuto riorganizzare il lavoro (sia dal punto di vista commerciale, che imprenditoriale) o ancora a chi ha dovuto reimpostare i ritmi familiari (avendo magari più figli) oppure ha dato alla luce una nuova vita. “Durante i lunghi giorni del lock-down – ha ricordato il parroco don Mauro – sembrava quasi di sentire il respiro della paura e l’alito dell’incertezza uscire dalle finestre delle case della nostra comunità. Cologne ha pagato con la vita di 35 persone il caro prezzo di questa pandemia; famiglie intere provate dalla sofferenza e per forza di cose chiuse tra le quattro mura della propria casa. Ora le cose vanno un po’ meglio, ma non si può e non si deve di certo dimenticare”.

ANNA SALVIONI 04 set 2020 09:07