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Brescia
di GIULIO REZZOLA 06 feb 2024 09:53

Rocco Papaleo ispettore al Sociale

Dal 7 all11 febbraio per la stagione di prosa del Ctb il capolavoro di Nikolaj Gogol’

Un Nikolaj Gogol’ carico di ironia e ricco di comicità è in scena fino all’11 febbraio al Teatro Sociale con “L’ispettore generale”, uno dei suoi capolavori. E a esaltare questa commedia degli equivoci, frutto di una coproduzione degli stabili di Bolzano e Torino, diretta da Leo Muscato è la trascinante interpretazione di Rocco Papaleo nei panni dello squattrinato Chlestakov, un giovane di passaggio in una cittadina qualunque della provincia russa che viene scambiato per il misterioso controllore. L’opera, scritta nel 1836, è un’espressione emblematica del tentativo di Gogol’ di denunciare con il riso la burocrazia corrotta della Russia zarista, l’ingiustizia e il sopruso che ne dominano l’esistenza.

La notizia della visita di un ispettore generale mette in allarme funzionari e notabili. Bisognerà nascondere le magagne della pubblica amministrazione, far credere che tutto funzioni alla perfezione e Chlestakov sfrutta più che può la situazione. Omaggiato da tutti e allettato da offerte di denaro, si dilegua però giusto in tempo, prima che si scopra il malinteso e venga annunciato l’arrivo del vero incaricato. L’opera mostra la piccolezza morale degli uomini attraverso le mascalzonate, gli imbrogli, l’assenza di buona fede da parte del protagonista e degli altri personaggi. Corrotti, approfittatori, affaristi, sfruttatori, gli abitanti della cittadina immaginata da Gogol’ sono presi al laccio dei loro stessi inganni: in sostanza non è l’uomo a essere malvagio, è la società che lo rende tale.

Dopo aver interpretato con successo il re dei mendicanti Peachum e aver svelato le più sottili bassezze umane nella riscrittura del testo di Brecht, Rocco Papaleo è protagonista di un’altra commedia che mostra la piccolezza morale degli uomini. Una commedia degli equivoci diretta da Leo Muscato, in cui emergono la mascalzonaggine, l’imbroglio e l’assenza di buona fede da parte del protagonista e degli altri personaggi.

GIULIO REZZOLA 06 feb 2024 09:53