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Niardo
di REDAZIONE 28 lug 2022 07:46

Il maltempo colpisce Niardo e l'agricoltura

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Le piogge e le gradinate delle scorse ore hanno messo in difficoltà le coltivazioni. In Valle Camonica è esondato i torrente Re

Le tanto attese perturbazioni sono arrivate anche nel Bresciano ma, come si temeva, con effetti pesanti sui territori. Gli effetti più gravi dei temporali delle scorse ore si sono registrati in Valle Camonica, dove nella notte le precipitazioni hanno causato l’esondazione del torrente Re, tra i comuni di Niardo e Braone, con 50 le famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni e molte persone messe in salvo dai Vigili del fuoco. Secondo le prime notizie non dovrebbero esserci vittime e sembra anche rientrata l'allerta per i dispersi lanciato intorno alle 2 di questa notte quando la furia dell'acqua ha travolto abitazioni, auto e ogni cosa che si trovava davanti, specie nella frazione di Crist di Niardo, dove l'esondazione ha colpito più duramente. Qui sono state soccorse tre ottantenni, di 80, 82 e 84 anni, ricoverate negli ospedali di Esine e Lovere, due in codice giallo.
Sei le ambulanze intervenute sul posto, oltre ai Vigili del fuoco arrivati non solo da Brescia ma anche da Como e Sondrio. L'intervento di bonifica è ancora in corso.

Grandine e vento forte si sono abbattuti a macchia di leopardo sulla zona nord della provincia di Brescia causando danni ai pascoli e alle colture già duramente provate dalla siccità. E’ quanto emerge da un primo monitoraggio di Coldiretti Brescia in occasione dell’ondata di maltempo che si è abbattuta nelle serata di ieri.

I chicchi di ghiaccio – precisa Coldiretti Brescia – hanno colpito pesantemente i pascoli in Valcamonica, in particolare a Esine nella malga Rosellino e a Berzo Inferiore nella malga Val Gabbia dove i prati sono stati completamente distrutti dalla violenza delle tempeste. La grandine ha colpito anche la Valle Sabbia in particolare il comune di Pertica Bassa, con gravi conseguenze su mais, zucche, zucchine e piante da frutta: “una grandinata di oltre quindici minuti ha distrutto il 90% delle nostre produzioni - racconta Simone Colombo, imprenditore agrituristico di Pertica Bassa - non è stata la dimensione dei chicchi di grandine ma la quantità, colpiti i fagioli Copafam, il mais nero spinoso, le zucche e le zucchine. Ora confidiamo solo negli aiuti che le istituzioni preposta spero possano fornirci”.

Questi eventi calamitosi arrivano in un momento di particolare difficoltà per l’agricoltura bresciana a causa della grave siccità che vede il lago d'Iseo con un riempimento pari al 2,1% e la disponibilità di acqua del lago d'Idro al -2,9%: “il perdurare della mancanza di acqua – precisa Valter Giacomelli presidente di Coldiretti Brescia – è minaccia per la produzione agricola e per l’allevamento della provincia che danno origine a produzioni agricole e agroalimentari conosciute in tutto il mondo”.

La pioggia – conclude Coldiretti Brescia – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

REDAZIONE 28 lug 2022 07:46