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Adamello
di GIULIANO CHIAPPARINI 05 apr 2017 11:14

Lupo e orso sui monti

Pare che la reintroduzione di plantigradi e carnivori nel territorio alpino fra le Province di Brescia, Bergamo, Sondrio e Trento stia sortendo i primi risultati significativi. Non è escluso che nel prossimo futuro si moltiplichino gli incontri ravvicinati non solo con gli esperti che ne stanno studiando gli spostamenti, ma anche con semplici escursionisti

Pare che la reintroduzione di plantigradi e carnivori nel territorio alpino fra le Province di Brescia, Bergamo, Sondrio e Trento stia sortendo i primi risultati significativi. Non è escluso che nel prossimo futuro si moltiplichino gli incontri ravvicinati non solo con gli esperti che ne stanno studiando gli spostamenti, ma anche con semplici escursionisti. D'altra parte se il ritorno del lupo o dell'orso nei boschi della Valcamonica è da molti sentito con una certa preoccupazione, non mancano coloro che vedono nei progetti di valorizzazione faunistica un'occasione di incentivazione dell'offerta turistica. Il territorio camuno, ad esempio, diventerebbe più accattivante e suggestivo.

In effetti, non mancano illazioni circa futuri piani di abbattimento o, al contrario, di protezione con tanto di fondi atti a risarcire eventuali danni alle attività economiche eventualmente danneggiate. Proprio per questo risulta particolarmente apprezzabile l'attività di monitoraggio condotta dalla Polizia Provinciale circa gli spostamenti di orsi e lupi nel territorio camuno; si tratta dello studio di tracce materiali lasciate sul territorio, soprattutto gli escrementi, oppure della sistemazione di apposite 'trappole' fotografiche in specifici punti di passaggio. L'attività fa capo al progetto "Life Arctos" per quanto riguarda l'orso bruno, mentre del lupo si occupa "Life WolfAlps". Ebbene, un esemplare di lupo indicato in codice come SO-M01 si aggira da almeno due anni fra l'Alta Valcamonica e l'Alta Valtellina; è venuto alla ribalta della cronaca per alcune razzie tra marzo e giugno 2016 sui monti delle Valli di Corteno e pure su quelli di Vezza d'Oglio e Temù.

La presenza dell'orso è stata segnalata, invece, non solo a Nord, cioè sulla Tonalina in territorio dalignese o al più in Val Grande, cioè nel territorio di Vezza d'Oglio, ma pure molto più a Sud, cioè sui monti della Valle di Paisco e specificamente in Val Largone. Un dato emerge con chiarezza: questi esemplari si muovono molto e testimoniano il ricostituirsi di ampie aree naturali dotate di sufficiente qualità ambientale, leggi risorse alimentari e adeguate condizioni dell'ecosistema.

GIULIANO CHIAPPARINI 05 apr 2017 11:14