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di GIUSEPPE BELLERI 17 lug 2020 08:43

Pica legn per San Paolo VI

Lo scultore e poeta di Tavernole sul Mella, Luciano Cinelli, accogliendo la richiesta di don Mario Gozzini, ha scolpito una statua dedicata a Giovanni Battista Montini che sarà posata nella parrocchiale il 6 agosto

Luciano Cinelli ha la sua bottega da scultore sotto casa, a Tavernole sul Mella, come si faceva nei tempi antichi, braccia da metalmeccanico temprate dall’acciaio che maneggia e vernicia ogni giorno in fabbrica. La passione per il legno Luciano l’ha sempre avuta fin da piccolo, ma la passione divampò, insieme a quella per la futura moglie Elena, quando iniziò a salire a Falcade, nel bellunese, paese della suocera Renata ed anche di Augusto Murer, il maestro di tutti gli scultori.

Tecnica scultorea. Per apprendere le basi della tecnica scultorea Luciano partecipò anche a due corsi e quando andrà in pensione vorrebbe aprire una scuola di scultura in legno, che manca in Valle Trompia; dove invece non mancano i legni adatti ad essere scolpiti: ad iniziare dal Tiglio, non adatto al fuoco ma bellissimo e tenero da lavorare. Abbiamo chiesto a Luciano Cinelli il motivo del suo appellativo e così ci ha risposto: “Una signora anni fa vedendo le mie opere mi chiese: ‘Ma lei è un artista?’, al che io risposi: ‘No, signora, sono solo ‘En pica legn’, e da allora mi è piaciuto appellarmi artisticamente così”. Luciano in questi anni ha prodotto molte opere per chiese, Comuni, scuole e privati, spesso regalandole o facendosi pagare solo il legno.

Il vescovo Pierantonio. Quando il vescovo Pierantonio venne per la prima visita in Valle Trompia gli donò la statua della Madonna della Misericordia, quella del Santuario di Bovegno; per Tavernole ha realizzato un originale palo della cuccagna; un trofeo per il campionato nazionale di sci degli ingegneri; un orso per il sentiero degli artisti a Falcade, chiamato alla bresciana “Pota Orso”.

Poesie. Inoltre scrive poesie in italiano e in dialetto con le quali accompagna anche le sue opere. Per terminare presentiamo una delle sue ultime opere. Accogliendo la richiesta del suo parroco, don Mario Gozzini, di scolpire una statua raffigurante San Paolo VI, ha preso un tronco di Acero montano alto due metri ed ha raffigurato il santo valtrumplino più giovane e più robusto, con ai piedi, sotto il mantello, la piccola Amanda, la bambina che non voleva nascere ma che ha visto la luce per mezzo della sua intercessione. La statua sarà posata sul primo altare di sinistra nella chiesa di Tavernole, il 6 agosto, giorno della salita al cielo di papa Paolo VI.

GIUSEPPE BELLERI 17 lug 2020 08:43