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Concesio
di GIUSEPPE BELLERI 31 lug 2019 08:11

Quella croce sul monte Peso

A nord del Cidneo sul crinale dove si uniscono i Comuni di Collebeato, Cellatica e San Vigilio, il colle più alto dell’avamposto morenico della Valle

Sarà forse uno scricciolo di montagna, un Monte di poco peso, ma è lì, piccolo “pezzo” – solo 493 metri – posto a nord del Cidneo sul crinale dove si uniscono i Comuni di Collebeato, Cellatica e San Vigilio (che solo nel 1928 verrà inglobato a Concesio); il colle più alto dell’avamposto morenico valtrumplino.

Cima. Strano che un nobile non vi abbia costruito un castello o almeno una torre poiché dalla sua cima, di spalle, si ha una panoramica della pianura bresciana, a levante si sbircia nella Valle del Garza, a ponente in Franciacorta e in Valle Camonica e a nord si vede allungarsi tutta la Valle Trompia e si pone lo sguardo sul Guglielmo. Questo fino a qualche anno fa, poiché le piante tutt’attorno sono cresciute fin oltre lo sguardo ( ben più della siepe di Giacomo Leopardi) e servirebbe una drastica potatura (non certo come quella fatta durante la seconda guerra mondiale, quando vennero tagliati tutti i pini che i Conti Peschiera avevano piantumato nel ‘700) che avverrà con difficoltà poiché la Croce, pur essendo di proprietà della Parrocchia, è circondata da proprietà private; inoltre è inserita nel Parco delle Colline di Brescia con tutte le limitazioni e accortezze da tenere.

Papa Leone XIII. Nel 1901 Collebeato, reduce dalla spagnola, accoglie l’invito del Papa Leone XIII ed inizia a costruire anche lui un monumento al Redentore: ogni domenica una processione di uomini, donne, muli e cavalli saliva sul monte. Terminata, la Crus del Pés, un anno prima di quella sul Guglielmo, viene inaugurata il 25 settembre 1901 con grande partecipazione di folla. Venne anche composta una canzone di cui si è persa la melodia. Per qualche lustro la Croce fu meta annuale dei collebeatesi e degli abitanti dei Comuni limitrofi. Nel 1967 il Geuc (Gruppo escursionisti f.lli Uberti Collebeato), sorto da un anno, adotta il Monumento, pone mano ad un necessario restauro e nel ‘70 viene posto un altare – spiegano il presidente del gruppo, Arturo Zambelli e il segretario Domenico Andreoli – dove celebrare la S. Messa dopo il pellegrinaggio che si tiene annualmente a fine maggio - primi di giugno, ora, durante la Sagra delle pesche. Nel 2001, in occasione del centenario dell’edificazione, è stata anche coniata una medaglia firmata dalla Parrocchia, dal Comune, dal Geuc, dalla Pro Loco, dall’Associazione Nazionale Alpini locale che collaborano sia alla manutenzione sia nell’organizzazione degli eventi.

GIUSEPPE BELLERI 31 lug 2019 08:11