lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Soprazzocco
di REDAZIONE ONLINE 15 apr 2015 00:00

Soprazocco: animali allevati nella stessa area degli sversamenti inquinanti

Ennesimo caso di sversamenti inquinanti. I carabinieri della Compagnia di Salò procedono al sequestro dell'area

I militari della Compagnia di Salò hanno effettuato controlli mirati in cantieri edili ed in altre zone periferiche segnalate come luoghi di abituale sversamento e raccolta non autorizzata di materiali inquinanti. In particolare, nel corso dei controlli effettuati, è emersa una ennesima grave situazione a Soprazocco di Gavardo, dove sono stati denunciati in stato di libertà in concorso per i reati di “smaltimento illecito di rifiuti”, “ricettazione” e “violazione al Testo unico per l’edilizia” e al “Testo unico in materia di identificazione degli animali da allevamento”, un pregiudicato di Villanuova sul Clisi e un operaio incensurato di Gavardo.

I due, in un terreno di proprietà privata (dell’operaio incensurato), avevano organizzato a scopo di lucro un vero e proprio punto di raccolta, stoccaggio e recupero di rifiuti pericolosi, tra i quali mezzi di trasporto e parti meccaniche di provenienza illecita. Tra i mezzi rinvenuti, un autovettura Nissan risultata provento di reato (un appropriazione indebita del maggio 2014 denunciata dalla legittima proprietaria) e un furgone Fiat Ducato risultato sottoposto a fermo amministrativo per mancanza di copertura assicurativa e affidato in custodia al legittimo proprietario il quale è stato deferito per “omessa custodia e rimozione di sigilli” (dovrà infatti spiegare la presenza del mezzo nell’area abusiva).

Nel corso dell’intervento è stata posta sotto sequestro l’intera area interessata, all’interno della quale è stata accertata la presenza di un ricovero per animali (bovini ed equini) completamente abusivo. L’Asl veterinaria di competenza, intervenuta su richiesta dei militari, ha accertato l’assenza di qualsivoglia identificativo per gli animali. Da qui sanzione amministrativa di 4.500 euro per la violazione del art. 3 decreto legislativo 29/2011.
REDAZIONE ONLINE 15 apr 2015 00:00