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Brescia
di VITTORIO BERTONI 26 nov 2018 09:28

Casa Ronald: sentirsi a casa

Inaugurata all’inizio del 2008, Casa Ronald Brescia sorge nelle vicinanze degli Spedali Civili di Brescia

“Se la cura li allontana, c’è una casa che li avvicina”. È uno dei motti di Casa Ronald che ne riassume la missione: una casa che accoglie le mamme e i papà dei piccoli pazienti in cura negli ospedali pediatrici lontano da casa. Ma è soprattutto un luogo che unisce la famiglia quando più ne sente il bisogno, un luogo dove ritrovare un ambiente caldo e sereno, accanto ad altre famiglie, per darsi sostegno reciproco negli intervalli fra le cure.

Ma come nasce Casa Ronald? La Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald House Charities dal 1974 aiuta le famiglie dei bambini malati a restare vicine, nella convinzione che stare insieme contribuisce a migliorare il loro benessere. Perché una famiglia unita è la prima forma di cura. La Fondazione ha una visione: che tutti i bambini possano accedere alle cure mediche e che le loro famiglie vengano supportate e attivamente coinvolte nella cura dei propri figli. E una strategia: creare un impatto positivo per i bambini e le loro famiglie in una situazione critica come la malattia. È il Family Centered Care, un modello di cura e assistenza centrato sulla famiglia. Dalla prima “casa” sorta a Philadelphia, oggi la Fondazione può contare su una rete a livello mondiale che abbraccia oltre 60 Paesi.

Ogni anno le 365 Case Ronald, insieme ai 235 Family Room e ai 50 Care Mobile, grazie all’aiuto di un esercito di oltre 430mila operatori e volontari offrono ospitalità e assistenza a più di 5,5 milioni di bambini e famiglie. In italia sono attive 6 strutture. Quella di Brescia, attiva dal 2008, appartiene a Fondazione Casa di Dio e l’ha concessa in comodato d’uso gratuito. Lo stabile è in via Valbarbisona, in un luogo ameno e tranquillo a pochi minuti dagli Spedali Civili. Scelta quanto mai strategica considerando il frequente vai e vieni cui sono sottoposti i suoi ospiti. Le famiglie da ospitare vengono segnalate dal reparto di oncoematologia pediatrica del nosocomio e vengono accolte in base a una graduatoria che considera la lontananza geografica tra ospedale e città di residenza, la gravità della patologia e il reddito familiare. Gli ospiti non pagano una tariffa, ma vengono invitati a partecipare ai costi di gestione. Sui tre piani di Casa Ronald Brescia, che occupano una superficie di 745 mq, sono stati costruiti 7 appartamenti dotati di camera con due letti, bagno privato, soggiorno-cucina con divano letto. Un piccolo condominio dove ogni famiglia può vivere la propria indipendenza, ma dove può condividere con altre famiglie la presenza di spazi comuni – sale giochi e per attività psicomotorie, lavanderia e area verde, aule video e multimediale – e l’organizzazione di momenti insieme – pranzi, giochi e feste – diventando una “grande famiglia”.

Dentro Casa Ronald c’è un mondo fatto di persone, di accoglienza, di ospitalità, di sorrisi dove è possibile ritrovare le forze, dove è consentito ricaricarsi per affrontare una nuova giornata in reparto. Un mondo che si prende cura della famiglia affinché questa possa prendersi cura, nel modo migliore, di chi ama.

VITTORIO BERTONI 26 nov 2018 09:28