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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 23 nov 2017 10:14

Cfa: tra disagio minorile e prossimità

Un bando di concorso rivolto alle realtà educative, un progetto di sostegno per ragazzi con fragilità e “apericena” solidale

Sono molteplici le situazioni di fragilità che vivono le famiglie. Nell’ambito di questo contesto è ancora poco conosciuto l’istituto dell’affido famigliare che offre un aiuto ai nuclei in difficoltà e l’accoglienza ai minori. È in questo frangente che opera il Cfa (Coordinamento famiglie affidatarie) di Brescia. Fra le progettualità in atto figura il bando di concorso “Cantiere affido: costruiamo famiglie accoglienti”, promosso dal Cfa e dall’Ust di Brescia in collaborazione con l’Istituto Palazzolo - Progetto Prendimi in Affetto. L’iniziativa vede coinvolte 4 classi di concorso, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado. Il progetto, giunto alla seconda edizione, si prefigge di promuovere la cultura dell’accoglienza, trasmettendo un messaggio di speranza e invitando alla riflessione studenti, docenti e famiglie. L’accoglienza familiare verrà affrontata attraverso diverse tematiche pensate per le differenti età dei destinatari del messaggio. “I bambini si soffermeranno sul tema del benessere in casa, in famiglia. I preadolescenti si confronteranno con tematiche quali la solidarietà con i minori vittime del disagio famigliare. Agli studenti delle superiori chiederemo, invece, il loro contributo su come sviluppare e far crescere reti di famiglie accoglienti” ha sottolineato il presidente del Cfa di Brescia, Angelo Bulgarini, evidenziando il successo della prima edizione del progetto. Disegni, elaborati multimediali, e scritti saranno gli strumenti attraverso i quali i partecipanti potranno esprimersi.

Proprio in questi giorni il Cfa sta partecipando con l’associazione Libera alle assemblee di più classi del Liceo Leonardo nelle quali la realtà fondata da don Ciotti tratta i temi della legalità e delle vittime della mafia. In tale contesto, il Cfa, che si rende disponibile ad andare a parlare nelle scuole per promuovere il concorso e le proprie attività, porta la propria testimonianza come diretto fruitore di un bene confiscato alla mafia: la sede di via Aldo Moro da luogo di “morte” è stato trasformato in uno spazio di vita e rinascita. L’altra importante iniziativa che vede impegnato il Cfa, insieme a “Il Baule della solidarietà” e all’associazione “Risorsa famiglia”, è il progetto “Emera”: i protagonisti sono bambini e ragazzi (dai 6 agli 11 anni) che vivono situazioni di fragilità e disagio. “Lo scopo – spiega Bulgarini – è accompagnare questi minori, generalmente segnalati dal servizio tutela, nel percorso scolastico e nella crescita relazionale”. Il Cfa si prefigge così l’obiettivo di sostenere i minori nei contesti caratterizzati da una forte fragilità, così da prevenire l’acuirsi delle situazioni di disagio. Convivialità e condivisione sono, invece, gli elementi alla base dell’“apericena” di venerdì 15 dicembre alle 18 al Ristobar del Crystal Palace. Il ricavato della tombolata in programma andrà a sostegno delle attività del Coordinamento. La partecipazione dovrà essere confermata al 338.7177642 (WhatsApp) o via mail a direzione@coordinamentofamiglieaffidatarie.it.

ROMANO GUATTA CALDINI 23 nov 2017 10:14