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Brescia
di REDAZIONE 10 apr 2019 08:07

Dal Vinitaly il sì alla Tav Bs-Vr

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In tempi diversi i vice premier Salvini e di Maio hanno confermato dalla kermesse veronese che la linea ad alta velocità ferroviaria si farà

Il sì, seppure in tempi diversi, è arrivato sia da Salvini che da Di Maio: la Tav Brescia-Verona si farà! Il via libera all’infrastruttura messa più volte in forse dall’attesa relazione chiesta dal ministro per le infrastrutture Toninelli, è stato dato dai due vicepremier, concordi, seppure in differita, sull’utilità per il sistema economico lombardo-veneto di una grande opera travagliata-

L’uscita, almeno politica, dalla situazione di stallo non è avvenuta, però, dalle stanze di palazzo Chigi o di qualche altro ministero, ma dai padiglioni del Vinitaly di Verona, divenuto per qualche giorno il vero palcoscenico della politica nazionale, visto l’alto tasso di presenza di esponenti del governo, parlamentari di maggioranza e opposizione, leader di forze politiche & co.

Il primo a dare via libera alla tav Brescia Verona è stato il ministro dell’interno Salvini che, a margine dell’inaugurazione del Vinitaly ha ricordati che il vino come gli uomini “ha bisogno di spostarsi. E per farlo c'è un unico strumento, la Tav. Per questo vi annuncio che l'alta velocità Brescia-Padova-Verona, si fa. Adesso si parte sul serio".

L’8 aprile è stato Luigi Di Maio, vice premier e ministro del lavoro e per lo sviluppo economico a sottolineare che la linea ad alta velocità tra Brescia e Verona è una di quelle opere che si devono fare pur prestando attenzione all’ottimizzazione dei costi ed evitando gli sprechi.

Questi gli annunci. Il sistema produttivo del lombardo-veneto, che è molto di più rispetto al pur importante settore della vitivinicoltura, aspetta ora che dalle parole si passi rapidamente ai fatti, confidando nella massima latina “In vino veritas”.

REDAZIONE 10 apr 2019 08:07