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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 31 ott 2019 15:24

Dsa: prevenire per interventi efficaci

“Al di fuori di quella che è la cerchia degli addetti ai lavori, mi pare proprio che non ci sia ancora l’attenzione necessaria ai disturbi specifici dell’apprendimento e anche quando questa c’è sembra orientata a banalizzare un po’ il problema (‘Non saranno tutti dislessici, adesso’)”. È questo il parere di Chiara Stampatori, psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale

“Al di fuori di quella che è la cerchia degli addetti ai lavori, mi pare proprio che non ci sia ancora l’attenzione necessaria ai disturbi specifici dell’apprendimento e anche quando questa c’è sembra orientata a banalizzare un po’ il problema (‘Non saranno tutti dislessici, adesso’)”. È questo il parere di Chiara Stampatori, psicologa, psicoterapeuta cognitivo comportamentale, consulente tecnico Aid, dell’Unità di Neuropsicologia clinica territoriale degli Spedali Civili sul grado di attenzione che l’opinione pubblica riserva al tema dei dsa. Non a caso, continua, la legge regionale approvata nei giorni scorsi, stanzia risorse per l’informazione e la sensibilizzazione. “Occorre infatti che l’opinione pubblica – continua - capisca cosa sono i disturbi specifici dell’apprendimento e in quale relazione sono con l’apprendimento intellettivo”. Nell’opinione pubblica non è ancora così scontato che un bambino con un disturbo specifico dell’apprendimento possa essere intelligente”. Un limite a questo salto che è anche culturale è dovuto, per Chiara Stampatori, al fatto che nella sanità ci sono ancora tempi di attesa lunghissimi per la diagnosi di questi disturbi, mentre per contrastarli in modo efficace servirebbe un intervento tempestivo, con screening nell’ultimo anno della scuola materna e nel primo della primaria. Tutto questo, però, comporta una sorta di patto tra scuola, famiglia e istituzione sanitaria... “Fortunatamente - afferma la psicologa - sono poche le famiglie che non accettano il suggerimento che arriva dalla scuola. Molte addirittura pagano di tasca propria le valutazioni necessarie ad accertare la presenza dei disturbi. Importante in questa dinamica è anche il ruolo svolto dall’Associazione italiana dislessia”.

MASSIMO VENTURELLI 31 ott 2019 15:24