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di ROMANO GUATTA CALDINI 12 lug 2018 11:00

La vicinanza alla marginalità

Il contrasto al fenomeno dell’impoverimento di pensionati e lavoratori, il dialogo con le parrocchie e l’attenzione agli anziani sono le basi su cui poggerà l’azione dell’assessore alle Politiche per la famiglia, la persona e la sanità Marco Fenaroli

“Lavorerò nel solco della continuità, approfondendo l’impegno di definizione della rete dei punti comunità sino alla sua realizzazione”. Così Marco Fenaroli che, sulla scorta della pregressa esperienza di assessore alla Partecipazione, oggi, nella nuova giunta Del Bono, sovrintende i Servizi sociali del Comune di Brescia, prima guidati da Felice Scalvini. Il contrasto al dilagante fenomeno dell’impoverimento di pensionati e lavoratori, il dialogo costante con le parrocchie e una particolare attenzione agli anziani e alle nuove marginalità sono le basi sulle quali poggerà l’azione del suo assessorato.

Fenaroli, come intende muoversi nella partita dei servizi sociali, tenendo conto che c’è già una progettualità in essere? Pensiamo a “Brescia città del noi”…

La mia azione farà perno sulla quanto realizzato da Felice Scalvini e da quanti hanno collaborato con lui. L’impianto sul quale intendo procedere non può non prescindere dalla conoscenza dei fenomeni di impoverimento che ha coinvolto lavoratori e pensionati. Si tratterà, quindi, di raccogliere dati circostanziati sulle realtà del reddito da pensione come quello da lavoro dipendente e formalmente autonomo. Siamo di fronte a fenomeni preoccupanti di immiserimento, sviluppatisi a seguito della crisi economica. È necessario, inoltre, tenere conto del ritirarsi da una tutela universalistica, a livello nazionale e regionale, in materia di stato sociale.

Ovvio, il Comune non è di certo onnipotente, ma adotteremo tutte le misure che riterremo necessarie, considerato che è proprio l’ente comunale la prima realtà che il cittadino individua come interlocutore per ottenere le risposte ai propri problemi.

Quali iniziative metterà in campo nell’ambito del rapporto con le parrocchie e con le altre realtà che operano nel sociale?

Le parrocchie sono luoghi di incontro, dialogo e fraternità. L’ho potuto constatare nel corso dell’esperienza con i Consigli di quartiere. È mia intenzione avere un continuo e proficuo scambio di conoscenze, dato che le parrocchie possono confrontarsi quotidianamente con la sofferenza e, in tal senso, sono in grado di esprimersi in concreto. Le parrocchie, molto spesso, sono tra i più generosi realizzatori di opere di bontà. La spiritualità, il pensiero profondo, la ricerca interiore sono componenti essenziali per uscire da questa fase storica caratterizzata dal rancore nei confronti del prossimo. Spesso dietro al paravento della sicurezza si cela l’egoismo, un sentimento che non fa che produrre altro malessere.

Quali risposte darete per far fronte alle necessità di una popolazione che invecchia ed è destinata inevitabilmente a invecchiare?

L’impianto ideato e che ha iniziato a concretizzarsi con la gestione di Scalvini è solido. A noi spetta il compito di proseguire nella sua realizzazione. L’invecchiamento è una caratteristica delle società più ricche e, soprattutto, di quelle che non intravedono un futuro. Dovremo essere capaci di coniugare la scienza con la generosità, l’unico binomio utile per affrontare questo problema strategico. Invece di chiudere le frontiere bisognerebbe mettere in campo una seria politica di immigrazione governata, come dimostrano le migliaia di donne dell’Est venute ad accudire i nostri anziani. Una rete di assistenza domiciliare fatta da Centri diurni, Case famiglia e Rsa attrezzate e qualificate, con l’apporto di tante associazioni e organizzazioni di anziani e anziane, è la risposta più adeguata per non lasciare nessuno in balia della solitudine, uno dei mali peggiori. Per contrastare l’isolamento saranno utili le attività fisiche e culturali, coordinate dai Consigli di quartiere. Penso poi a progetti dedicati ai trasporti sociali, da integrare alla grande rete del Tpl, così da favorire l’accesso a iniziative di socializzazione, per un uso intelligente del tempo libero.

ROMANO GUATTA CALDINI 12 lug 2018 11:00