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Brescia
di REDAZIONE 05 mar 2019 11:43

Minacciato Massimo Gandolfini

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“Massimo Gandolfini ha sempre trasmesso messaggi di pace, fratellanza e solidarietà, comunicando valori essenziali e dimostrando sempre coerenza con le sue idee e il suo comportamento”. Il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Forza Italia, in una nota diffusa nelle scorse ore, ha espresso la sua solidarietà al neurochirurgo

“Massimo Gandolfini ha sempre trasmesso messaggi di pace, fratellanza e solidarietà, comunicando valori essenziali e dimostrando sempre coerenza con le sue idee e il suo comportamento”. Il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Forza Italia, in una nota diffusa nelle scorse ore, ha espresso la sua solidarietà a Massimo Gandolfini che nei giorni scorsi era stato oggetto di alcune minacce. Il neurochirurgo della Poliambulanza, storico esponente del movimento pro life, era ospite a Firenze in occasione del convegno “Ripartiamo dalla famiglia e dalla vita”, in vista del XIII Congresso Mondiale delle famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo prossimo.

“Contro la violenza di genere e confini, abbattiamo il patriarcato, appendiamo Gandolfini”. Recitava così il sinistro striscione apparso nel pomeriggio, di fronte al teatro Reims, mentre all’interno si sta svolgendo la manifestazione.

“Forza Italia - continua la nota - deplora l’inaudita violenza ed esprime gratitudine per tutto il lavoro inerente al Family Day, non gradito ai suoi avversari che giustificano l’intolleranza contro chi non la pensa come loro. Aderiamo all’appello inviato al mondo politico e culturale dagli organizzatori del convegno dedicato alla famiglia che prossimamente si svolgerà a Verona come risposta a questo clima illiberale. Inoltre FI di Brescia invita il governo a occuparsi maggiormente della famiglia, difendendola in ogni occasione con leggi e atti concreti”. Non si è fatta attendere la risposta di Gandolfini alle minacce subite: “Chiunque ha un briciolo di buon senso – sottolinea l’organizzatore del Family Day – non può non vedere la differenza tra la nostra azione, rispettosa di tutti, e quella di chi ci osteggia”. Toni Brandi, presidente di Pro Vita: ”Quello striscione è il miglior esempio di quanta inciviltà, violenza ideologica e intolleranza culturale si celi dietro a certe pseudo battaglie per i diritti civili”.

REDAZIONE 05 mar 2019 11:43