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Brescia
di CHIARA ABENI 06 nov 2018 11:51

Moica e Upter contro la ludopatia

Si scrive S.A.F.E., si legge Sistema di Aiuto Familiare ed Economico, e in questo caso parliamo di aiuto per quelle persone affette da ludopatia, altrimenti conosciuta come fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Un progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione MOICA, Movimento Italiano Casalinghe, e UPTER, Università Popolare di Roma

Si scrive S.A.F.E., si legge Sistema di Aiuto Familiare ed Economico, e in questo caso parliamo di aiuto per quelle persone affette da ludopatia, altrimenti conosciuta come fenomeno del gioco d’azzardo patologico. Un progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione MOICA, Movimento Italiano Casalinghe, e UPTER, Università Popolare di Roma

S.A.F.E. altro non è che la continuazione di precedenti iniziative di queste due associazioni, che già in passato avevano attivato un numero verde per offrire servizi informativi, orientativi e di accompagnamento a persone legate loro malgrado a questa dipendenza sempre più dilagante e distruttiva. Queste persone, vittime più o meno consapevoli di questo disturbo, vanno incontro a una grande insicurezza e vulnerabilità sociale, che senza i giusti trattamenti possono portare a gravi conseguenze psicologiche, in primis, ma soprattutto economiche, sia per la persona stessa sia per chi le sta intorno. La situazione diventa comprensibilmente più drammatica se a farne le spese, oltre al soggetto ludopatico, vi è anche la sua famiglia.

L’obiettivo primario del progetto è di fatto prevenire il fallimento economico del nucleo famigliare, è ciò non si può realizzare senza adeguati interventi contro l’origine del problema. S.A.F.E. a questo proposito prevede alcune azioni progettuali, tra i servizi offerti al cittadino su tutto il territorio nazionale: interventi formativi rivolto a specialisti per il trattamento della ludopatia e campagne di sensibilizzazione offrono un aiuto a 360 gradi sul riconoscimento e trattamento di questo disturbo.

Non mancherà inoltre il numero verde 800 60 85 86, messo a disposizione per non far mai sentire solo il cittadino.


CHIARA ABENI 06 nov 2018 11:51