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di REDAZIONE 12 nov 2019 18:29

Non solo istruire, ma formare alla vita

Questa mattina il vescovo Pierantonio ha visitato gli ambienti del Cfp Canossa, incontrando i giovani studenti e i formatori, sottolineando l'importanza della formazione

Siete un dono per voi stessi e per la comunità. Il saluto agli allievi e ai docenti presso il settore florovivaista, la visita al settore alberghiero, l’incontro con gli studenti delle classi quarte e le risposte alle domande “scomode”: perché credere? C’è Dio? Come stare di fronte alla morte? Cosa fa un Vescovo? Cosa ha determinato la sua vocazione?

A questi interrogativi ha risposto il vescovo Pierantonio, durante la sua visita al CFP Canossa. Accolto dagli allievi del settore florovivaista e dai rappresentanti di classe, mons. Tremolada ha ascoltato il saluto di madre Daniela D’alessandro, in rappresentanza della Direzione del Centro e di due studenti. Madre Daniela ha introdotto l’incontro esprimendo al Vescovo il desiderio di scrivere una pagina di amicizia che potesse restare nel cuore dei ragazzi. “Nel nostro piccolo cerchiamo di dare una risposta, nel solco della pedagogia Canossiana, aiutando ad acquisire abilità professionali e crescita umana, affinché diventino capaci di fare scelte libere nel rispetto di ogni persona”. Lucrezia, studentessa del settore alberghiero, descrivendo a mons. Tremolada l’organizzazione della formazione degli operatori della ristorazione, di sala e di pasticceria, ha evidenziato la fortuna di usufruire di una realtà non solo ben organizzata ed attrezzata, ma anche caratterizzata da una presenza di persone aperte ai problemi degli allievi. Paolo, studente del settore florovivaista, ha descritto le attività presso in Centro, il tirocinio e il rapporto con le aziende e gli esperti, sottolineando il clima sereno, non privo di regole, “dove i formatori sono disponibili e attenti a sostenerci e a farci crescere. Qui, tutti i giorni, ci sentiamo accolti da persone che si prendono cura di noi e che ci permettono di costruire le basi per il nostro futuro”.

Il Vescovo, rispondendo al saluto degli allievi, ha sottolineato loro come siano un dono prezioso, innanzitutto a se stessi, come per tutta la comunità. Il presule ha evidenziato che la loro persona vale, vale in modo infinito, e che su questo dono devono costruire le proprie aspettative e il proprio futuro.

Dopo aver visitato i vari settori e laboratori del Centro, guidato da alcuni allievi e formatori, ha incontrato gli studenti delle classi quarte, che gli hanno posto alcune domande “difficili” quanto scomode, “alle quali non si può rispondere con un ragionamento o risposte pronte o ricette preconfezionate, ma solo raccontando si sé e della propria esperienza. C’è Dio? Perché credere? Cos’è la morte? In un attento silenzio i ragazzi hanno ascoltato il vescovo Pierantonio che ha raccontato del suo rapporto di Paternità con Dio, di come è stato davanti alla morte precoce della sorella e di come sia importante fare un’esperienza di bellezza che faccia incontrare e amare Dio. Il presule non si è sottratto nemmeno a domande più personali: cosa fa un Vescovo? Quale è stato il suo percorso vocazionale? Come si concilia il suo compito di fronte alla altre religioni? Mons.Tremolada ha raccontato come la sua vocazione sia stata un percorso di incontri con persone che hanno determinato le sue scelte, rendendo possibile un cammino che non aveva né programmato né scelto. Ha evidenziato infine come la nostra società e quella del futuro necessitino sempre di più di persone capaci di incontrare le diverse culture presenti nel nostro paese. L’incontro si è concluso con un buffet conviviale organizzato dagli allievi dei settori della Ristorazione e di Pasticceria del CFP Canossa. E' stata una giornata che ha sottolineato ancora una volta il valore educativo del carisma di Maddalena di Canossa e il suo motto: “Non solo istruire, ma formare alla vita”



REDAZIONE 12 nov 2019 18:29