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Brescia
di MARGHERITA PERONI 20 nov 2020 15:00

Oltre il buio le stelle

È questo il tema scelto per la 47ª edizione del Concorso presepi di Mcl, segnata dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Un invito a riflettere e ad esprimere, attraverso una creativa realizzazione del presepe, questa fiducia in Dio

In questi mesi siamo stati costretti a fare delle rinunce; alcune ci hanno fatto bene perché ci hanno riportato all’essenziale altre ci hanno impoverito, impedendoci di stare accanto a chi aveva bisogno di noi, di condividere momenti unici e irrepetibili di gioia, di cogliere opportunità di lavoro che non si ripresenteranno più; per i nostri bambini di crescere con i loro compagni.

Riscoperta. In un tempo tanto chiassoso e frenetico, anche la riscoperta del silenzio e del valore del tempo è stato un bene, ma verrebbe da chiedersi a quale prezzo è avvenuto tutto questo e per quanto durerà la lezione? Sono bastate poche settimane di tregua ad illuderci che tutto era passato e che potevamo riprendere a vivere come prima? Forse no, forse non per tutti, ma certamente la tentazione è stata grande. Tornano allora alla mente le parole con cui il nostro Vescovo ha intitolato la sua Lettera pastorale 2020 “Non potremo dimenticare”. Una sollecitazione a non far diventare, quanto abbiamo vissuto, “un prodotto si scarta”.

Invito. Un invito a comprendere i segni dei tempi e a rendere più consapevole e salda la nostra fede. A testimoniarla pubblicamente, come ha fatto lui il Venerdì Santo, percorrendo le vie deserte della città con la reliquia della Santa Croce. Come a Pietro che impaurito dalla violenza del vento gridò: “Signore salvami!”, Gesù potrebbe dire a ciascuno di noi: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato? Anche noi infatti, grati agli operatori sanitari che per mesi hanno lavorato in situazioni estreme di emergenza, non abbiamo forse riposto ogni speranza nel potere “salvifico” della medicina? Ci siamo affidati a tanti virologi che spesso ci hanno disorientato per la contraddittorietà delle loro spiegazioni, e quanto abbiamo creduto nella forza della preghiera che doveva accompagnare l’azione umana ed aprirci al disegno imperscrutabile di Dio?

Bambini. Da bambini, partecipavamo di buon mattino alle rogazioni per chiedere a Dio di proteggere il raccolto dei campi. Si pregava con semplicità ed umiltà riconoscendo di avere bisogno del suo aiuto. È questa fiducia in Dio Padre che non ci fa sentire disperatamente soli e che, anche nei momenti più bui, illumina il nostro cammino. San Giovanni Paolo II con vigore ci ha detto: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!”. Il Santo Natale non è una bella favola che commuove e che offre l’occasione per festeggiare, ma il giorno in cui possiamo spalancare le porte al Bambino Gesù e comunicare al mondo questa Verità.

Invito. Con le parole “Oltre il buio le stelle”, tema scelto per la 47ª edizione del concorso presepi, vogliamo invitare chi parteciperà a riflettere e ad esprimere, attraverso una personale e creativa realizzazione del presepio, questa fiducia in Dio che è motivo di speranza in ogni situazione della vita.

MARGHERITA PERONI 20 nov 2020 15:00