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Brescia
di ROAMNO GUATTA CALDINI 29 nov 2018 11:07

S. Giovanna Antida: spazi accoglienza

Nasce la “Casa dei tre bottoni". Cinque unità abitative, negli spazi parrocchiali, per persone in situazioni di marginalità. L’inaugurazione sabato 1 e domenica 2 dicembre

A monte dell’emergenza abitativa non ci sono solo fattori economici. La società è in forte trasformazione e l’ampliamento delle fasce di marginalità è una costante. Nuove categorie di persone si trovano a sperimentare crisi profonde, a mettere in atto comportamenti devianti o a cercare forme di compensazione che aggravano, anziché risolvere, la loro condizione personale e la vita di relazione. Accade così che, da un giorno all’altro, ci si trovi in mezzo a una strada con la necessità di avere un tetto sopra la testa e, soprattutto, il supporto necessario per risalire la china. È in questo contesto che nasce la “Casa di Tre Bottoni”, realizzata in un’ala in disuso della parrocchia di Santa Giovanna Antida nel quartiere Cesare Abba.

Si tratta di una soluzione abitativa di transito rivolta a persone in condizione di difficoltà sia economica sia sociale. I locali destinati alla casa sono di proprietà della parrocchia dell’Unità pastorale don Giacomo Vender guidata da don Gianluca Gerbino. Grazie al sostegno economico di Fondazione Azimut Onlus e il contributo di Fondazione Cariplo sono stati effettuati importanti lavori di ristrutturazione dell’immobile situato all’interno dell’oratorio. La progettazione è iniziata nel 2017, a luglio 2018 sono stati avviati i lavori di ristrutturazione: opere murarie, adattamento degli impianti preesistenti e sostituzione di quelli non più a norma di legge, riqualificazione energetica, sostituzione serramenti, tinteggiatura e arredamento. La casa è composta da cinque monolocali e da un grande spazio comune. La struttura offre un supporto relazionale curato da educatori qualificati della cooperativa “Il Calabrone” che accompagneranno gli ospiti verso il reinserimento nella vita sociale. La “temporaneità” è la cifra caratteristica del progetto volto alla riacquisizione dell’autonomia perduta.

L’inaugurazione è prevista per questo fine settimana: sabato 1 dicembre alle 20.45, presso il teatro parrocchiale, la rappresentazione curata da “Teatro Telaio” dal titolo “Storia di un bambino e di un pinguino” (ingresso gratuito). Domenica 2 dicembre l’inaugurazione entrerà nel vivo: alle 11 è previsto il taglio del nastro. Alle 12 verrà offerto un aperitivo conviviale, mentre alle 15, negli spazi parrocchiali, verrà proposto un laboratorio per bambini a cura del “Gruppo di mamme della Ludoteca di Torricella”. Saranno due giorni di festa all’insegna dell’accoglienza, come quella di “Tre Bottoni”, un falegname, frutto della fantasia di Gianni Rodari, che in una notte, nella sua casetta su ruote, dava rifugio a chiunque bussasse alla sua porta. Ed è proprio lo scrittore di Omegna a lasciarci questo messaggio: “Il cuore è piccolo come un pugno, ma se uno vuole può metterci dentro tutta la gente del mondo e rimane ancora posto. Si vede che questa casa è fatta col cuore”.

ROAMNO GUATTA CALDINI 29 nov 2018 11:07