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Brescia
12 mar 2025 07:51

Tesori nascosti per le Giornate di Primavera Fai

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Molti i beni aperti, tra città e provincia, il 22 e 23 marzo

Sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI in 400 città, grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari attivi in tutte le regioni.

A Brescia e provincia, nell’anno in cui si ricorda il 50° anniversario della nascita del Fai, centinaia di volontari si metteranno a disposizione dei visitatori desiderosi di conoscere beni solitamente preclusi al pubblico, luoghi inediti, “sia luoghi che rappresentano aperture significative delle passate edizioni – ha affermato Simona Caridi, capo Delegazione Fai Brescia nel corso della presentazione delle giornate -. Sicuramente una grande opportunità è rappresentata dall’apertura del sottotetto di Palazzo Loggia, che dopo alcuni anni viene mostrato nuovamente ai visitatori”.

Sempre in città sarà aperta straordinariamente al pubblico il centro culturale Mita, con la sua collezione di tappeti che è tra le più ampie al mondo e che in queste settimane ospita la mostra sui Mamelucchi. A Brescia si snoderà, poi, poi un itinerario nell’itinerario, con la visita a tre teatri (Borsoni, Mina Mezzadri e San Carlino). Un apprezzatissimo ritorno è quello di Palazzo Arici, in corso Martiri della Libertà, aperto solo su prenotazione ai tempi del Covid, che durante il week-end di Primavera potrà accogliere quanti all’epoca non avevano avuto la fortuna di visitarlo. Aperta al pubblico anche la scuola Tito Speri, ex chiostro della Chiesa di San Clemente, che ha accolto negli anni tanti studenti bresciani. Non meno ricca sarà la proposta della Provincia. A Borgosatollo, Gussago, Malegno, Ospitaletto, Pozzolengo, Villa Carcina. grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali e dei proprietari, dove sarà possibile visitare alcuni luoghi significativi e affascinanti.

Borgosatollo metterà a disposizione delle Giornate di Primavera del Fai il complesso delle Gerole, contesto in cui sorgono lo xenodochio, la piccola chiesa dei Santi Faustino e Giovita e le opere idrauliche che consentono la partizione delle acque per l'irrigazione delle aree agricole, e il parco di villa Guidetti, che si inserisce nel contesto del nucleo abitato storico del paese.

A Ospitaletto saranno visitabili la chiesa di Santa Maria di Lovernato, piccola chiesa campestre, che nasconde all'interno una grande ricchezza di affreschi databili dal 1479 fino al 1529, realizzati da più mani ma accomunati dal medesimo scopo devozionale. Aperto per la Giornate del Fai anche il Museo “Domenico Ghidoni” a Villa Presti.

Il castello e il camminamento di Ronda, Palazzo Piavoli, la torre campanaria e la chiesa di San Lorenzo in castello sono, invece, gli spazi visitabili a Pozzolengo. La struttura del castello è costituita da mura fatte con pietre locali, ciotoli morenici interi o spaccati e disposti a corsi regolari alternati a scagli di pietre o laterizio. Si tratta di un Castello di ricetto, tipico della Valtenesi, della area gardesana e delle colline moreniche.

Palazzo Piavoli, già Gelmetti, fu costruito nel 1700 su edificio preesistente del Cinquecento, con scopo di tenuta padronale dedicata ad attività rurali come la coltivazione dei gelsi per i bachi da seta che si trovavano nell'ala est della struttura, produzione vinicola e di alberi da frutto.

La torre campanaria, che sorge a margine del perimetro fortificato del paese, e l'antica pieve diaconale del 1000 dedicata a San Lorenzo in castro completano la proposta di Pozzolengo per le Giornate del 22 e 23 marzo.

L’ex Cotonificio Mylius – Bernocchi, costruito in più fasi tra il 1889 al 1904-05 nella frazione di Cogozzo e che rappresenta uno dei massimi esempi lombardi di architettura industriale realizzata nel XIX secolo e il Parco di Villa Glisenti sono i beni aperti a Villa Carcina.

Il quadro bresciano delle proposte per le Giornate di Primavera del Fai si completa con l’apertura di beni a Malegno (l’archivio del Pio Luogo degli esposti, la Casa Nobili, le chiese di Sant’Andrea vecchia e di Santa Maria al ponte, il borgo e il cimitero)  e a Gussago (Palazzo Caprioli, la pieve di Santa Maria vecchia, la Santissima, Villa Chinelli Colonna, Villa Richiedei e, solo per gli iscritti al Fai, il sottotetto della parrocchiale)

12 mar 2025 07:51