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Brescia
di CAMILLA CORTELAZZO 14 giu 2018 09:34

Vilardi: l'analisi della sconfitta

La candidata del centro destra passa in rassegna le ragioni che l'hanno portata alla sconfitta, a partire da una campagna elettorale partita troppo in ritardo

Una campagna elettorale che ha tardato ad arrivare per il centro destra. Paola Vilardi, sostenuta da diversi volti del panorama politico italiano durante le settimane di campagna elettorale, ha visto sfumare l’occasione di diventare il primo sindaco donna della città. Un voto che ha visto la vittoria dello sfidante Emilio Del Bono con il 53,9% contro il 38,1% della Vilardi e il 5,5% di Ghidini.

Sono stati 31.294 i cittadini che hanno scelto di dare fiducia alla candidata del centrodestra, tanti ma non abbastanza per battere i 44.237 sostenitori che hanno votato Emilio Del Bono. “Grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno votato, 1500 di questi hanno votato solo per il candidato sindaco, è una piccola soddisfazione”. Dato che preoccupa e, secondo la candidata del centro destra, ha influito molto sull’esito finale, è l’astensionismo in città: 61788 cittadini non si sono presentati ai seggi. “Gli elettori del Movimento 5 Stelle sono passati dal 18% delle elezioni del 4 marzo al 5,5% delle amministrative. Questo calo drastico mi porta a pensare che buona parte di coloro che hanno votato M5S alle politiche o alle regionali, di fronte alla possibilità di una vittoria del centro destra oggi hanno preferito tornare a sinistra. Forse erano persone deluse dal centro sinistra che temporaneamente sono stati elettori del M5S per poi tornare indietro.” continua la Vilardi.

“Il centro destra ha perso molto per quel che riguarda il partito di Forza Italia, siamo ben lontani dai risultati di anni fa. Io ho fatto il possibile, una campagna entusiasmante. Brescia è sempre stata una città definita “cattocomunista”, forse più comunista che “catto", ma questa è la realtà. Anche la percezione che saremmo potuti andare al ballottaggio ha mosso la compagine di sinistra per votare il Pd”.

Paola Vilardi torna quindi alla realtà e alla vita quotidiana, con la certezza di aver fatto una campagna elettorale al massimo delle sue potenzialità, essendo scesa in campo, non per sua volontà, forse troppo tardi.

CAMILLA CORTELAZZO 14 giu 2018 09:34