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Teatro Grande
di VITTORIO BERTONI 06 feb 2015 00:00

L'affascinante percorso creativo di FAR

Una danza matematica, fatta di meccanica precisione, in cui i corpi dei danzatori disegnano con eccezionale bravura rapidissimi movimenti e figure memorabili

Una compagnia di danzatori superlativa, la musica originale realizzata da una star dell’elettronica come Ben Frost, la lavagna computerizzata di Lucy Carter con oltre 3000 led, i costumi di Moritz Junge, l’installazione visiva curata dal collettivo “rAndom International” vincitore di numerosi premi internazionali di art & design, rendono FAR uno dei lavori più belli e ammirati del coreografo inglese Wayne McGregor.

Dal suo debutto, avvenuto il 17 novembre 2010 al Sadler's Wells di Londra, FAR ha fatto il giro del mondo, raccogliendo ampi consensi da parte di pubblico e critica per la visione perspicace di McGregor. Con FAR, McGregor intraprende un affascinante percorso creativo, disegnando su un radicale processo di ricerca cognitivo. Lo spettacolo è ispirato al controverso secolo dei lumi e alle teorie del filosofo francese Diderot. La coreografia che ne risulta è sia fisica che immediata, eppure intensamente cerebrale. Appassionato studioso delle scienze, McGregor prosegue, forte del successo mondiale di Entity già ospitato al Teatro Grande, la fase creativa con il supporto di tre scienziati cognitivisti con cui testare, grazie all’ideazione di un apposito software, nuovi ed inesplorati movimenti.

Una danza matematica, fatta di meccanica precisione, in cui i corpi dei danzatori disegnano con eccezionale bravura rapidissimi movimenti e figure memorabili. Wayne McGregor | Random Dance è compagnia residente al Sadler’s Wells e Wayne McGregor è coreografo residente al Royal Ballet.
VITTORIO BERTONI 06 feb 2015 00:00