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Alfianello
di CARLO BARBIERI 17 apr 2022 18:10 Ultimo aggiornamento 16 apr 2022 18:10

Il Sinodo e la famiglia

Continua la riflessione sul cammino sinodale. Al centro della riflessione, questa volta, c’è uno dei “valori di base”: la famiglia che continua ad essere nucleo sociale e culla generativa della vita

La famiglia oggi è in crisi per svariati motivi che analizziamo. Essa resta sempre e comunque il nucleo sociale in cui si colloca la radice più forte dove si genera la vita. In essa è vivo il rapporto tra le generazioni e in cui si sviluppano le abilità sociali. Purtroppo, a causa del fatto che diverse generazioni vivono in mondi diversi, la comunicazione si fa molto difficile. Questa separazione produce spesso distanze incolmabili o addirittura estraneità mentre il dialogo richiederebbe presenza reciproca e disponibilità di tempo.

Come se la frammentarietà tra le generazioni non bastasse ad essa si aggiunge il modo incongruo in cui si trasmettono i valori. Quando infatti i giovani si trovano a confrontarsi in famiglia con figure adulte demotivate, poco autorevoli, non autoritarie, che non sanno testimoniare con la vita ciò in cui credono, come possono assimilare amore e dedizione?

Solitudine e fragilità educativa. Ma la famiglia soffre ancora di più quando è lasciata sola ad affrontare il compito essenziale che le compete nell’educazione della persona; è difficile che assolva a questo dovere precipuo senza un contesto favorevole se viene meno il sostegno culturale, sociale ed economico e quando lo sforzo grava solamente sulle spalle della donna. Ma se è vero, come è vero, che resta la prima indispensabile comunità educante perchè partecipa alla trasmissione della vita, essa non può nemmeno delegare ad altre agenzie questo suo compito originale e primario. Avvertiamo nei contatti che abbiamo di frequente con i genitori un senso di solitudine, di inadeguatezza e perfino di impotenza. Ciò succede nella nostra società perché la famiglia ha perso la considerazione che le era riservata come cellula fondamentale dalla società, come del resto, ci sentiamo di ricordare, afferma anche la nostra Costituzione.

Il venir meno della passione necessaria in padri e madri con la quale dovrebbero trasmettere le ragioni profonde del vivere e l’incapacità a dire dei “no”, porta ad una scarsa cura dei rapporti con i figli, per cui il loro compito si traduce in atteggiamenti possessivi, quando invece bisognerebbe ritrovare il dono dello Spirito che si chiama “fortezza”. Ecco perché si trova allo stesso tempo forte e fragile. La sua debolezza non deriva solamente da motivi interni alla coppia e al rapporto compromesso tra genitori e figli ma anche da condizionamenti esterni come la mancanza di sostegno al desiderio di paternità e maternità, il problema demografico, la difficoltà a conciliare le esigenze del lavoro con la necessaria maggiore presenza in famiglia, la cura della salute dei figli, la difficoltà, soprattutto nei grossi centri, a stabilire rapporti sereni in condizioni abitative e urbanistiche non certamente ottimali anzi spesso degradanti.

Se a questo aggiungiamo le convivenze di fatto, separazioni e divorzi, il quadro fiscale che non incentiva alla procreazione ecco che il cerchio si chiude. Non dimentichiamo inoltre la diffusione da parte dei mass-media di ideali di vita che non propugnano certamente la necessità di legami stabili e infine il voler equiparare alla famiglia la convivenza di persone dello stesso sesso.

Per questo motivo anche la Chiesa sia di supporto alle comunità locali, la parrocchia, dove devono essere attivati percorsi di formazione ed esperienze efficaci, tali che possa alfine diventare una famiglia di famiglie. Giovani coppie cristiane dovranno anche affrontare i temi politici e sociali che toccano questo istituto basilare per la società ma anche i problemi relativi ai figli, al mondo degli anziani, ai diversamente abili, ai nuclei numerosi in modo da rendere un servizio sempre più efficiente alla comunità.

Ecco che suona a questo punto la sveglia che ci chiama “sinodo” e che ci rimanda tutti ad una nuova riflessione, ad una maggiore attenzione a questi problemi fondamentali, alla coerenza con i principi della nostra fede e alla ricerca di risposte adeguate.

CARLO BARBIERI 17 apr 2022 18:10 Ultimo aggiornamento 16 apr 2022 18:10