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Villa Carcina
di REDAZIONE 22 lug 2021 08:20

Timken: il brutto della globalizazione

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La multinazionale ha comunicato ai 106 lavoratori dell’impianto di Villa Carcina che dal 20 agosto scatteranno i licenziamenti. La solidarietà della diocesi

Arrivano anche nel Bresciano i primi effetti dello stop al blocco dei licenziamenti. A farne le spese i 106 dipendenti della Timken Company, azienda costruttrice di cuscinetti a rotolamento e relativi componenti, che ha nei giorni scorsi hanno ricevuto l’avviso di licenziamento che scatterà il 20 agosto prossimo. I lavoratori hanno attivato un presidio. La Timken è la terza multinazionale del settore automotive che decide di chiudere senza neanche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.

Solidarietà ai dipendenti della Timken è giunta dal presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi. “Se fosse necessario – sono state le sue parole –, con il Comune, la Comunità Montana e i sindacati chiederemo di portare le ragioni dei lavoratori al Mise”. Dura la reazione di Alberto Pluda, segretario generale Cisl Brescia: “Siamo molto preoccupati – ha affermato – per l’atteggiamento di un numero sempre maggiore di multinazionali che hanno atteso che venisse meno lo stop ai licenziamenti adottato dal governo, per perseguire gli obiettivi del profitto senza considerare le conseguenze che simili scelte hanno sulla comunità”. Quella che si sta giocando a Villa Carcina è, per il segretario Cisl, una partita già vista con il caso Medtronic, la multinazionale del biomedicale che, senza alcuna ragione, scelse di dismettere i poli di Roncadelle e Torbole Casaglia. Mesi di manifestazioni e l’impegno delle istituzioni consentirono di risolvere la questione con l’individuazione di un’altra multinazionale che garantì i livelli occupazionali. “Per la Timken – ha continuato Pluda – non nutro lo stesso ottimismo”. Il Segretario generale della Cisl bresciana garantisce, la vicinanza ai lavoratori, per fare in modo che possano usufruire degli ammortizzatori sociali e per fare leva su quella aziende che hanno espresso la loro disponibilità ad assumerne una parte.

Anche suor Italina Parente, vice direttore dell’Ufficio per l’impegno sociale, ha portato la vicinanza della Diocesi ai 106 lavoratori dell’azienda. “Ho portato loro un messaggio di speranza, ma anche di denuncia della situazione attuale – ha raccontato suor Italina – la tendenza delle multinazionali è quella di staccare l’aspetto globale da quello locale. Quello che conta è l’aspetto organizzativo dell’azienda: i lavoratori, con tutte le loro esigenze, non vengono ascoltati”. Ma in quella che sembra una tragedia c’è un piccolo faro di luce: “L’aspetto locale ha ancora dalla sua parte una forza importante: la solidarietà – ha proseguito –.  Tante aziende hanno offerto un lavoro a quanti stanno subendo le conseguenze di questa chiusura”.

Nei gioeni scorsi, poi, la deputata bresciana del Pd, Marina Berlinghieri, ha presentato una interrogazione al governo, poi discussa in Commissione, sul caso Timken. "Ho immediatamente chiesto al ministero del Lavoro - afferma la deputata - di adottare da subito iniziative urgenti al fine di evitare che un’altra grande multinazionale decida, unilateralmente, dopo la fine del blocco dei licenziamenti, di chiudere uno stabilimento nel nostro Paese". Per bocca della sottosegretaria Tiziana Nisini, il governo haevidenziato “che la volontà di dismissione di siti produttivi appare davvero irragionevole, in quanto avviene in presenza di condizioni di mercato, di condizioni economiche e di condizioni sociali assolutamente favorevoli”. La sottosegretaria Nisini si è inoltre impegnata “affinché siano scrupolosamente attivate le garanzie previste dalla legge 223 del 1991 finalizzata all’avvio di un confronto sociale.” Il governo, continua ancora Marina Belinghieri, si è dichiarato disposto a ricercare e promuovere “politiche in grado di accompagnare il processo di trasformazione in atto in alcuni settori industriali strategici, come il settore dell’automotive, interessato in maniera particolare da processi di dismissione e delocalizzazione”.

REDAZIONE 22 lug 2021 08:20