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Brescia
di REDAZIONE 19 mar 2017 10:50

Gianna Jessen e il tema dell'aborto

Oggi Gianna Jessen, la bambina che non sarebbe dovuta nascere, ha 39 anni e gira il mondo a testimoniare la sua esperienza. Negli Stati Uniti ha parlato anche davanti al Congresso: “Se l’aborto è una questione di diritto dov’erano i miei?”. Questo interrogativo risuonerà anche fra le navate della chiesa di Santa Maria del Carmine dove Gianna Jessen è attesa il 24 marzo

“Sono stata abortita al settimo mese di gravidanza. La mia madre biologica aveva 17 anni e le consigliarono l’iniezione di una soluzione di sale nell’utero. Il bambino la inghiotte e il suo corpo brucia dentro e fuori, poi dopo 24 ore viene partorito morto. Si chiama aborto salino. Ma con me non funzionò: dopo 18 ore nacqui. E viva. E sono molto felice di questo!”. Oggi Gianna Jessen, la bambina che non sarebbe dovuta nascere, ha 39 anni e gira il mondo a testimoniare la sua esperienza. Negli Stati Uniti ha parlato anche davanti al Congresso: “Se l’aborto è una questione di diritto dov’erano i miei?”. Questo interrogativo risuonerà anche fra le navate della chiesa di Santa Maria del Carmine dove Gianna Jessen è attesa il 24 marzo alle 20.45 grazie all’organizzazione dell’associazione ProVita onlus.

Sebbene sia riuscita a sopravvivere all’aborto salino, la mancanza d’ossigeno all’interno dell’utero le procurò una paralisi cerebrale e muscolare. Tuttavia Gianna imparò a camminare con il tutore a tre anni, a vent’anni riuscì a camminare senza supporti e, nel 2006, arrivò a partecipare alla maratona di New York, sensibilizzando l’opinione pubblica sul tema dell’aborto. Dalla sua storia è stato tratto il film “October baby” (2011) dei fratelli Erwin: “Ci siamo commossi, la sua storia ci ha ispirato, sapevamo che avremmo dovuto fare qualcosa” hanno sottolineato i registi in occasione dell’uscita del film negli Stati Uniti. Nonostante la stroncatura della critica, l’opera è stata molto apprezzata dal pubblico, piazzandosi all’ottavo posto nella classifica dei film più visti d’America.

Girato in sole 4 settimane e con un budget minimo, “October Baby” è uno dei pochi film che affronta il tema dell’aborto affermando con una forza travolgente che di fronte a una gravidanza non cercata esiste solo una risposta: la vita. Aderiscono all’evento alcune parrocchie cittadine e molteplici realtà dell’associazionismo. Per informazioni: giannajessenbrescia@gmail.com

REDAZIONE 19 mar 2017 10:50