lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di VITTORIO BERTONI 17 nov 2016 13:03

Dono per la vita

Il Rotary Club Brescia ha donato un defibrillatore all’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia

Un defibrillatore ad uso del personale dipendente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia. È il prezioso dono che il dott. Mario Zogno, presidente del Rotary Club Brescia Vittoria Alata, ha consegnato nelle mani del Dirigente reggente Mario Maviglia. Un dono che può salvare una vita. “La donazione di questa mattina – spiega Zogno - è l‘ultima, in ordine temporale, di un “service” avviato qualche anno fa che ha consentito di installare defibrillatori in diversi istituti scolastici. Quest’anno il nostro club sta operando all’interno delle scuole superiori, insegnando il massaggio cardiaco esterno, mediante l’utilizzo di particolari manichini che simulano la perfusione ematica sviluppata. Inoltre, si insegna correttamente la respirazione “bocca a bocca” grazie a particolari mascherine. Il tutto con la fattiva collaborazione delle Consorelle della Croce Rossa Italiana”. La donazione assume particolare importanza alla luce dei frequenti episodi di cronaca che testimoniano come le malattie cardiovascolari rappresentino ancora la principale causa di morte nel nostro paese (essendo responsabili di quasi la metà di tutti i decessi).

E contrariamente a quanto molti pensano la fascia di età adolescenziale non ne è esente: in effetti l'infarto del miocardio è un evento improvviso che colpisce anche giovani e giovanissimi. L’uso corretto del defibrillatore può contribuire a salvare una vita ed a preservare il paziente da danni cerebrali. Va infatti ricordato che 5 minuti di ipoperfusione cerebrale sono in grado di provocare un danno anossico irreversibile e sono ben più di 5 i minuti necessari per un intervento dall’esterno. Disporre di uno strumento maneggevole e subito disponibile, è sicuramente un aiuto non indifferente a preservare vita e funzioni cerebrali. Per sfruttare al meglio le possibilità terapeutiche dello strumento, è necessario che venga utilizzato da operatori che hanno svolto gli appositi corsi e conseguito l’abilitazione. L’UST, che ha già proceduto come prescritto dalla normativa vigente a promuovere tali corsi per il personale in servizio, conta già una decina di funzionari abilitati. “Siamo riconoscenti al Rotary – precisa Maviglia – per questo dono assolutamente prezioso e per l’opera di informazione che viene compiuta nelle scuole di Brescia e provincia. Segno di grande sensibilità e attenzione nei confronti dei bisogni e delle necessità delle nostre comunità”.

VITTORIO BERTONI 17 nov 2016 13:03