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di MARIAGRAZIA ARDISSONE 02 lug 2025 10:52

Caramelle e caffè

È proprio vero che i nostri comportamenti umani sono frutto delle nostre scelte, del pensiero, dei nostri valori e che nell’incontro con un’altra persona, sia a livello individuale che nelle nostre imprese, tutto può accadere, ragion per cui possiamo aprirci a benedizioni o ferite, insegna Luigi Bruni, in funzione della relazione che abbiamo con gli altri e dei vissuti, delle storie reciproche. Tale relazione nelle imprese e nell’economia si innerva e prende forma nei processi, nell’organizzazione, nella gestione in generale delle nostre attività. È per me sempre davvero molto sorprendente vedere come intenzioni semplici generino inattesi e moltiplicativi effetti positivi, anche sul mercato. È il tema del dono, della reciprocità e della gentilezza nelle azioni umane, le quali hanno ripercussioni immediate tra chi le ha agite e chi le ha ricevute e, subito dopo nei mercati, sui profitti, e magari non è sempre così immediatamente visibile tale riverbero. Nei giorni scorsi mi sono trovata a viaggiare in treno e un caro amico mi ha offerto caramelle, acquistandole appositamente per me e invitandomi a offrirle a mia volta agli altri viaggiatori, conoscenze occasionali lungo un tratto della nostra Italia.

E sino a qui si può riscontrare un normale atto di cortesia e gentilezza, agita prima nei miei riguardi e poi verso altri viaggiatori. Ciò era costata in termini economici il prezzo di un pacchetto di caramelle, ma aveva generato, tramite la gentilezza del gesto, un impatto positivo nelle relazioni tra coloro che ne erano stati coinvolti, misurabile in un ritorno non economico ma di beni relazionali altissimi e, a seguire, anche generativi. Dopo, con la medesima naturalezza, un ragazzo seduto dinnanzi a noi ha consapevolmente scelto di produrre una azione economica sostenendo il costo di un caffè per noi compagni di viaggio. Era mosso semplicemente dalla medesima gentilezza ricevuta e dal piacere di reciprocare il dono ricevuto, anche sostenendo un costo non necessario e, per di più, più alto rispetto a quello relativo al pacchetto di caramelle. A valle di tutto ciò, un atto di gentilezza ha generato beni relazionali altissimi tramite la dimensione del dono e ha immesso nel mercato denaro circolante, per un pacchetto di caramelle e diversi caffè. Tutto in modo inatteso. Mi chiedo quante e quali azioni simili possano generarsi anche nelle nostre imprese, le quali, in grande maggioranza, hanno proprio un obiettivo di massimizzazione del profitto: se siamo capaci di agire in gentilezza nel nostro ruolo, quanti extraprofitti, anche inattesi, possiamo produrre?

MARIAGRAZIA ARDISSONE 02 lug 2025 10:52

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