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di ADRIANO BIANCHI 15 ott 2020 08:55

La nuova ondata chiede responsabilità

I numeri sono implacabili: contagi, tamponi, terapie intensive, decessi. Le ultime settimane ci raccontano del ritorno del coronavirus.

Meno virulento forse, meno letale, ma sempre più presente e pronto a dettare l’agenda delle nostra vita quotidiana. Tornano i ritmi dei Dpcm del governo e delle Ordinanze regionali a cui tutti guardiamo per sapere cosa possiamo o non possiamo fare. Ci toccano come famiglie, singoli, comunità, segnano la vita anche delle nostre parrocchie che si trovano a districarsi nuovamente tra indicazioni liturgico/sanitarie per le chiese e la gestione delle attività oratoriane e pastorali.

Ad oggi, al netto dei timori crescenti e delle precauzioni imposte, possiamo continuare a fare molto di quanto è per noi essenziale: la liturgia, la catechesi, lo sport organizzato, le attività culturali nelle sale della comunità... Niente, per ora, ci è completamente precluso, ma il richiamo al rispetto delle regole e al senso di responsabilità è d’obbligo data la situazione contingente. In questi giorni qualcosa è cambiato nella percezione collettiva e tutti siamo tenuti a dare garanzia, a seconda del ruolo che rivestiamo, perché la gente possa, ad esempio, partecipare alla S. Messa in sicurezza o mandare i bambini a catechismo senza patemi d’animo.

Se l’estate ci ha un po’ rilassato è bene che ci riprendiamo.

La capienza delle chiese con la regola del metro di distanza tra le persone, la sanificazione degli ambienti e delle mani, i volontari per impedire gli assembramenti, il divieto dei cortei per i funerali e le veglie funebri nelle case e tante altre cose concrete già dette non sono cambiate e sarà bene non sottovalutarle. Questo è proprio il momento di non abbassare la guardia.

Mentre tutti cercano di scongiurare un nuovo lockdown anche come comunità cristiane siamo chiamati a fare la nostra parte. I personalismi di qualcuno creano disagio nei fedeli che non mancano di segnalare spesso le anomalie presenti nel proprio territorio. Grazie a Dio la gente vede e poi si fa sentire.

Agire con responsabilità è un imperativo. Ci guadagneremo sicuramente tutti.

ADRIANO BIANCHI 15 ott 2020 08:55