lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di FRANCO MILANI 16 nov 2023 09:19

Nessuno può chiamarsi fuori

Lo scorso 10 novembre, presso il Centro pastorale Paolo VI, si è svolta l’annuale Conferenza territoriale della salute mentale dell’Ats di Brescia. Erano presenti i responsabili dei Dipartimenti di Salute Mentale delle tre Asst del territorio, referenti di erogatori privati quali diverse cooperative e l’Irccs Fatebenefratelli oltre che utenti e operatori dei servizi. Si è trattato dell’evento conclusivo del “Mese della Salute Mentale”, coordinato dagli uffici dell’Ats, durante il quale le realtà del territorio che si occupano del tema hanno organizzato in vari Comuni della provincia convegni, eventi culturali, mostre, momenti di pensiero e di stimolo sempre sul tema della salute mentale. Tutti i momenti hanno visto una folta partecipazione, cosa che già di per sé dice della grande attenzione che la cittadinanza riversa sul tema.

In termini di numeri, ad oggi, nel territorio dell’Ats circa 110mila persone, pari al 10% dei cittadini residenti, si rivolgono ai servizi specialistici per problematiche attinenti la salute mentale.

Nel territorio dell’Ats di Brescia i servizi specialistici per la psichiatria e la neuropsichiatria dell’infanzia e della adolescenza presenti vedono 57 strutture (pubbliche o private) che gestiscono 805 posti residenziali o semiresidenziali per adulti o minori, per una spesa annuale di circa 35 milioni di euro. Per quanto riguarda le dipendenze sono invece presenti 29 strutture che contano complessivamente 389 posti, cui vanno aggiunti 51 posti dedicati al contrasto delle ludopatie. Il trend del ricorso ai servizi di salute mentale è in costante crescita da diversi anni, con particolare riguardo alla fascia dei giovani e dei minorenni, che accedono ai servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. I tentativi di risposta a questi veloci trend non si sono fatti attendere. Negli anni, Regione Lombardia ha progressivamente aumentato le risorse a disposizione dei servizi di salute mentale, sia per gli adulti che per i minori, anche con provvedimenti ad hoc, come nel caso dei fondi per l’autismo, per i disturbi della nutrizione e della alimentazione, del contrasto al gioco d’azzardo patologico o per i servizi per il disagio adolescenziale. Purtroppo, però, il veloce tasso di crescita della domanda, a fronte soprattutto della diminuzione del personale addetto (che avviene sia per le uscite per pensionamento che per una ridotta attrattività dei percorsi formativi specifici) rende manifesto un gap di bisogno di salute che non sempre trova una risposta in tempi brevi.

Se è vero che la risposta sanitaria dovrà, quindi, organizzarsi sempre meglio, ottimizzando le risorse e intervenendo in maniera sempre più precoce, è vero anche che non dobbiamo dimenticare che la patologia della salute mentale trova terreno fertile nelle patologie della comunità sociale.

Le problematiche di salute mentale si incrociano spesso con quelle di carattere sociale. Non di rado una condizione sociale di degrado si accompagna a disturbi della salute mentale ed è difficile e oltremodo ozioso definire quale delle due condizioni ha causato l’altra. È, infatti, vero che una persona che perde il lavoro spesso va in depressione, ma è altrettanto vero che per una persona depressa è più facile perdere il lavoro. La componente sociale, con il suo vissuto e il suo ambiente può quindi contribuire a fungere da elemento di prevenzione e deterrente da molte (ovviamente non tutte!) problematiche della salute mentale. In questo senso è prezioso innanzitutto il ruolo dei Comuni che, come enti più prossimi alle persone e alle famiglie, ne conoscono i contesti e intervengono direttamente o tramite il supporto di fondi regionali e statali, ma fondamentale è anche il ruolo della società civile nel suo complesso, intesa come associazioni, parrocchie, enti di volontariato, ma anche come coscienza di ognuno, del singolo. D’altronde, vista l’incidenza delle problematiche di salute mentale, ogni cittadino del nostro territorio ne ha una esperienza diretta o tramite conoscenti/parenti. Nessuno di noi può quindi disinteressarsene.

FRANCO MILANI 16 nov 2023 09:19