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Brescia
di MAURO TONINELLI 22 ott 2023 20:16

Realizzare la vita

Si muore. Al di là di tutto, colori, bandiere, torti o ragioni, storie e religioni, la certezza è che diverse vite finiscono sotto i colpi delle bombe. Al di là delle varie vicende, che non sono irrilevanti, ora, dal punto di vista antropologico, in ogni istante, qualcuno muore: giovane o vecchio, con una vita passata o con una vita ancora da vivere, non fa differenza.

E anche se ci si trova a discutere di geopolitica, a manifestare, a dire che “sì, però…”, spesso lo si fa da qua, dalla comodità di chi si atteggia, delle volte con fare saccente, a dire: “Secondo me…e io lo so”, ma che in fondo di quel mondo là, di quella vita là, tanto da una parte che dall’altra, ne sa proprio poco sulla propria pelle…se ne sa proprio poco sulla propria pelle. Perché a volte basterebbe pensare a quanto sia differente avere 18 anni in un qualunque paese di casa nostra o aver 18 anni nella striscia di Gaza o in Israele,.. oggi, domani, ieri oppure l’altro ieri… cambia la prospettiva con cui si guarda al mondo, alla realtà, ai problemi e alla vita. Non per scoprire “perché uno è qua e uno è là”, che rimane un mistero o, per dirla con un po’ di colore, solo per puro “fondoschiena”. La presa di coscienza della “fortuna”, non può arrestare lì la riflessione.

A 18 anni in Israele oggi si va in guerra, si fa il militare per 3 anni, anche ieri e, probabilmente anche domani; si fa i conti con un orizzonte in combattimento. A 18 anni a Gaza oggi si muore, anche senza necessariamente appartenere attivamente alle operazioni terroristiche di Hamas; a 18 anni a Gaza si fa fatica a pensare alla propria vita: speranze, sogni e il respiro dell’esistenza sono affannati.

Oggi Sara può ancora pensare a che università vorrà fare, al sogno di innamorarsi, di realizzarsi, di vivere nella libertà. Non è colpa di Sara se Ahmet invece, in una zona densamente popolata della Striscia di Gaza, fatica a pensarsi grande fuori dall’odio che respira nell’aria, l’odio dei suoi contro altri e di altri contro i suoi; vorrebbe sognare e pensare di realizzare qualcosa di grande ma… non può, non si può. Non è colpa di Sara, Sandro, Maria o Antonio ma in fondo non possono sentirsi a posto se quei loro 18 anni non respirano di vita, quella vita che devono un po’ vivere anche per chi non può, nel mondo, nemmeno “pensare” a realizzare la propria, figuriamoci a viverla…



Foto Siciliani-Gennari/SIR



MAURO TONINELLI 22 ott 2023 20:16