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Rodengo Saiano
di REDAZIONE 24 ott 2016 07:30

Ancora morti sul lavoro

Il tragico episodio accaduto tra il 21 e il 22 ottobre a Rodengo Saiano sulla linea Brescia-Iseo-Edolo riporta in primo piano il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro

Nel corso della notte tra il 21 e il 22 ottobre, durante lavori di manutenzione programmata sulla linea Brescia-Iseo-Edolo, all'altezza del Comune di Rodengo Saiano, due mezzi utilizzati per la manutenzione, un carrello motore e un carro pianale, si sono scontrati accidentalmente. Nell'incidente ha perso la vita un dipendente di Ferrovienord mentre altri due operai sono rimasti coinvolti. Uno se l’è cavata con ferite lievi, mentre per il secondo, apparso in gravi condizioni, è stato necessario il ricovero agli Spedali Civili di Brescia.

Secondo le prime verifiche, il carro pianale, sganciato dal carrello motore, si è mosso lungo il binario per cause in via di accertamento e ha urtato l’altro mezzo su cui si trovavano i  dipendenti di Ferrovienord.

Per indagare sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria, coordinati dal sostituto procuratore Carlo Pappalardo.

Anche Ferrovienord ha nominato immediatamente una commissione d’inchiesta interna di tre membri per verificare nel dettaglio le cause e le dinamiche di quanto accaduto. Il presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli ha espresso profondo cordoglio e massima vicinanza alla famiglia della persona deceduta nell’incidente e a quella dell’operaio ferito e ricoverato agli Spedali civili di Brescia.

“L’ennesimo incidente mortale verificatosi questa mattina sui binari della Brescia-Iseo-Edolo,  dove ha trovato la morte un giovane delegato sindacale della Cisl – si legge in una nota diffusa subito dopo l’incidente da Cgil,  Cisl e Uil di Brescia e Vallecamonica - rimette al centro degli interrogativi sul lavoro il tema della Sicurezza”.

Per le tre organizzazioni sindacali, a poco menoi di una settimana di distanza dalla celebrazione della giornata per la sicurezza sui luoghi di lavoro, occorre fare di più “perché di lavoro si deve vivere e non morire, occorrono più investimenti in sicurezza e formazione a maggior ragione in un momento delicato e difficile sul piano economico dove l’esasperata accelerazione dei tempi di lavoro costringono a rinunciare a tutti gli accorgimenti che garantiscono di lavorare in sicurezza”.

Cgil, Cisl e Uil hanno assicurato la loro collaborazione con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle responsabilità e hanno espresso vicinanza e solidarietà alla famiglia della vittima, i cui funerali sono in programma per oggi, e a quella dell’operaio ferito.  

REDAZIONE 24 ott 2016 07:30