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Erbusco
di DANIELE PIACENTINI 30 nov 2016 12:08

Il bosco di Lorenzo

220 piante e alberi disposti lungo i duemila metri quadrati per ricordare un giovane volontario di Legambiente scomparso lo scorso anno in seguito a un incidente stradale

Quattro Comuni, quattro comunità, una dozzina di associazioni. E tanta gente, tutta riunita per celebrare la natura, nella giornata internazionale dell’albero. Con un pensiero anche a chi, seppur molto giovane, non c’è più: Lorenzo Corioni, 23enne di Zocco di Erbusco, volontario di Legambiente, scomparso in un incidente stradale nell’aprile del 2015. È stata davvero una partecipazione sentita e trasversale – bambini, giovani, i rifugiati ospitati da Isb a Chiari, i pensionati – quella che ha animato nel penultimo fine mese di novembre Erbusco, Cologne, Coccaglio e Palazzolo sull’Oglio.

È nato così il “Bosco di Lorenzo”, 220 piante e alberi disposti lungo i duemila metri quadrati dell’area di via Lamarmora a Erbusco, a oggi privata ma in procinto di diventare pubblica. Tigli, querce e aceri messi a dimora per il primo progetto di “parco condiviso”. Spiegano “I Frattimi”, l’associazione culturale fondata dagli amici di Lorenzo Corioni: “vogliamo che, d’ora in avanti, chiunque possa contribuire all’implementazione del parco, andando a piantumare – all’interno di un’apposita zona da quattrocento metri quadrati – il proprio albero, per celebrare una nascita, un anniversario o semplicemente per aiutare l’ambiente. L’importante è prendersi cura della propria pianta”.

Non solo il Comune di Erbusco è stato il palcoscenico della festa: altre piante hanno infatti trovato posto a Cologne, Palazzolo sull'Oglio e Coccaglio. Una sinergia resa possibile dalla disponibilità delle Amministrazioni, di Legambiente Erbusco, circolo fondato da Mario Corioni, il papà di Lorenzo, e di tante associazioni del territorio. Durante le tre giornate di piantumazioni il papà di Lorenzo, Mario, la mamma Sara, il fratello Giampiero e la sorella Mariuccia, si sono divisi tra la Franciacorta e Buffalora, alle porte della città, dove sorge un’altra parte del “Bosco di Lorenzo”, grazie al lavoro di altri attivisti legambiente. Stessa scena anche a Desio, Monza, Lovere, Pavia, dove i volontari hanno messo a dimora negli ultimi mesi almeno tremila alberi in ricordo del giovane erbuschese.

DANIELE PIACENTINI 30 nov 2016 12:08